Oggi alle 12 ci sarà l'atteso sorteggio che estrarrà l'avversaria dell'Inter agli ottavi di finale. L'Inter, essendo passata come prima, affronterà una squadra che si è qualificata come seconda nel girone. Tutte e cinque le avversarie sono abbastanza simili come difficoltà, non c'è uno squadrone come il Barcellona. Sono tutte assolutamente alla portata dell'Inter, ma allo stesso tempo tutte possono battere i nerazzurri. Mai sottovalutare un avversario in Champions, ce lo insegna lo Schalke, che ci ha eliminato l'anno scorso.

LIONE ✭✭✭✭

Il cammino in Champions: Il Lione ha dovuto affrontare un girone molto duro, con Real Madrid, Ajax e Dinamo Zagabria. La qualificazione agli ottavi però lascia molti dubbi, perché è arrivata grazie al 7-1 inflitto alla Dinamo Zagabria.

In campionato: Situazione non facile per il Lione in campionato. La concorrenza quest'anno è durissima: c'è il milionario Psg, la sorpresa Montpellier e il Lille campione in carica. Il Lione è quarto alle spalle di questo terzetto, a meno 4 da Montpellier e Psg e a meno 2 dal Lille.

La formazione-tipo: (4-3-3) Lloris; Reveillere, B.Koné (Cris), Lovren, Cissokho - Gourcuff (Grenier), Gonalons, Kallstrom - Briand, Gomis (Lisandro Lopez), Bastos. All. Remi Garde.

La stella: Michel Bastos. Viene accostato ogni anno a un grande club, ma alla fine rimane sempre a Lione. Per esperienza e classe, è il simbolo di un Lione spavaldo.

Occhio anche a: Gourcuff è potenzialmente l'uomo più pericoloso, ma ha molti problemi fisici. Anche Lisandro Lopez non si discute, ma bisogna vedere se a febbraio sarà in condizione. Tra i giovani sono da seguire molto attentamente Gonalons, Lovren e soprattutto Grenier, paragonato a Zidane.

Perché sì: Il Lione è la squadra più di nome tra le 5 candidate, quindi sarebbe minore il rischio di sottovalutare l'avversario. E questo non è il miglior Lione degli ultimi anni, ma una squadra in pieno ricambio generazionale.

Perché no: Nonostante la qualificazione ottenuta in extremis (e tra i sospetti), il Lione rimane una delle nobili d'Europa, classica squadra di seconda fascia che punta ai quarti di finale. La mette sul piano fisico e della corsa e per l'Inter potrebbero esserci dei problemi.

 

MARSIGLIA ✭✭✭ ½

Il cammino in Champions: Come il Lione, anche l'altra francese si è qualificata in extremis. Il gol al novantesimo di Valbuena ha permesso al Marsiglia di accedere agli ottavi. Nel girone aveva Olympiacos, Borussia Dortmund e Arsenal e nel complesso i francesi hanno meritato la qualificazione, giocando decisamente meglio di un deludente Borussia.

In campionato: In Ligue 1 il Marsiglia è ottavo a meno 11 punti dalla coppia di testa, formata da Montpellier e Psg. Non un ruolino di marcia invidiabile, con 6 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte.

La formazione-tipo: (4-2-3-1) Mandanda - Azpilicueta, Diawara, N'Koulou, D.Traore - Alou Diarra (M'Bia), Cheyrou - Lucho Gonzalez, Valbuena, Andre Ayew - Remy (Gignac). All.Deschamps.

La stella: Andre Ayew. Con le sue prestazioni super (12 gol in stagione) ha attirato l'interesse di club come Arsenal e Bayern, oltre a trascinare il Marsiglia agli ottavi.

Occhio anche a: Anche Loic Remy è un giocatore interessante, che ha segnato, come Ayew, 12 gol in stagione. Valbuena e Lucho Gonzalez sono i piedi buoni a centrocampo, in grado di fare la differenza col tiro dalla distanza. In porta Mandanda è una sicurezza e in difesa Azpilicueta spinge molto sulla destra.

Perché sì: Il Marsiglia non è un avversario imbattibile, basta guardare l'ottavo posto in campionato per vedere come le prestazioni della squadra siano molto alterne. Non ha molta esperienza in Champions, a parte Lucho Gonzalez. Da rivedere in difesa.

Perché no: La squadra di Deschamps, che ben conosce il calcio italiano, è un buon mix di giovani ed esperti. In attacco sono pericolosi perché la velocità di Andre Ayew e Remy potrebbe essere letale per la difesa nerazzurra.

 

BAYER LEVERKUSEN ✭✭✭ ½

Il cammino in Champions: Nel girone ha affrontato Chelsea, Valencia e Genk. Un raggruppamento non facile ed equilibrato. Alle spalle del Chelsea, era lotta a due tra Valencia e Leverkusen, con Genk in veste di squadra materasso. A sorpresa il Chelsea ha avuto delle difficoltà e il Bayer ha sfiorato il primo posto: un disastro però il pareggio col Genk nell'ultima partita, che ha costretto i tedeschi al secondo posto. Dopo un grande girone, sono scivolati su una buccia di banana.

La situazione in campionato: Il Bayer è sesto in classifica a 26 punti, a meno 8 punti dalla capolista Bayern. 7 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte. Non molti i gol fatti (22), rispetto a Bayern (40), Schalke (33), Borussia Dortmund (31) e Werder (30). Un cammino, per ora, da Europa League.

La formazione-tipo: (4-2-3-1) Leno - Gonzalo Castro, Toprak, Friedrich, Kadlec - Rolfes, Bender - Sam, Ballack, Schurrle - Kiessling (Derdiyok). All. Dutt.

La stella: Michael Ballack. Non può che essere lui il giocatore più rappresentativo del Bayer Leverkusen. L'ex giocatore del Chelsea è il veterano, il giocatore con più esperienza che deve guidare i più giovani. Da valutare le sue condizioni fisiche.

Occhio anche a: Se Ballack è il più famoso del Bayer, il più forte è probabilmente Schurrle, pericolosissimo trequartista. Schurrle gioca tra le linee e parte dalla fascia, di solito da sinistra. Dall'altra parte occhio a Sam, ala destra che può far male. Leno è giovane e sta facendo molto bene in porta. Gonzalo Castro è uno dei migliori terzini destri della Bundes, mentre Rolfes e Bender garantiscono una quantità immensa. In attacco la prima punta è Kiessling, ariete tedesco, o Derdiyok, più pericoloso in contropiede. Due giocatori interessanti, ma forse non ancora da grande squadra.

Perché sì: Sulla carta sono inferiori all'Inter e non hanno molta esperienza internazionale. L'Inter in generale ha un buon feeling con le squadre tedesche (Bayern), anche se l'anno scorso rimane indelebile la sconfitta contro lo Schalke.

Perché no: Il Leverkusen può essere uno Schalke bis. Una squadra che corre molto e che è molto veloce sugli esterni. L'Inter però stavolta non dovrà sottovalutare la sfida. Le squadre tedesche combattono sempre fino alla fine e giocare in Germania non è mai semplice: il tifoso è molto caloroso.

 

ZENIT ✭✭✭ ½

Il cammino in Champions: Lo Zenit riesce a raggiungere gli ottavi al fotofinish. Decisiva la partita finale contro il Porto: i portoghesi, vincendo, sarebbe passati insieme all'Apoel. La squadra di Spalletti, con un catenaccio all'italiana, ha strappato uno 0-0. La vittoria decisiva è stata contro il Porto, a San Pietroburgo, per 3 a 1. Un girone a fasi alterne, iniziato con la clamorosa sconfitta contro l'Apoel.

In campionato: In Russia ci sarà una lunga pausa invernale. Il campionato si è fermato con il Cska in vetta dopo 13 partite. La squadra di Mosca, avversaria dell'Inter nel girone, è a 25 punti con una partita in meno. Lo Zenit insegue a 23 punti, più uno su Lokomotiv e Anzhi. Una buona posizione in classifica che tiene in corsa lo Zenit per il titolo.

La formazione-tipo: (4-2-3-1) Malafeev - Anyukov, Lombaerts, Bruno Alves, Criscito - Denisov, Shrikov - Zyryanov, Fayzulin, Danny - Kerzhakov (Bukharov).

La stella: Luciano Spalletti. L'allenatore italiano è il valore aggiunto di questa squadra, che da quando c'è lui sta facendo molto bene. Poi conosce bene le italiane e soprattutto l'Inter, con cui si contese molti scudetti ai tempi della Roma.

Occhio anche a: Criscito è un ex obiettivo nerazzurro, che ha preferito la Russia all'Inter. In difesa, che è il reparto migliore, sono forti anche Bruno Alves e il terzino Anyuokov. Centrocampo di molta sostanza, che si affida all'inventiva di Danny, l'uomo più pericoloso. Zyryanov e Fayzulin hanno fatto molto bene in Champions. In attacco Kerzhakov e Bukharov si contendono una maglia.

Perché sì: Le trasferte in Russia sono difficili, ma l'Inter negli ultimi anni le ha affrontate con successo. Anche quest'anno, l'Inter è uscita vittoriosa da Mosca. Lo Zenit è una buona squadra ma potrebbe soffrire il tasso tecnico dell'Inter, che è superiore.

Perché no: Spalletti è un mina vagante, perché sa come battere l'Inter. Il gioco basato sulla difesa e il contropiede potrebbe essere pericoloso per i nerazzurri. I russi, vista la pausa, potrebbero essere più riposati a febbraio.

 

BASILEA ✭✭✭

Il cammino in Champions: Il Basilea è la grande sorpresa dei gironi, perché ha eliminato addirittura il Manchester United. Il cammino degli svizzeri è stato sorprendente: pareggio a Old Trafford a Benfica, vittoria finale proprio contro il Manchester United nella sfida decisiva.

In campionato: Il campionato svizzero non è particolarmente insidioso e il Basilea lo sta dominando. Dopo 18 partite è primo a 38 punti, a più 7 su Sion e Lucerna. Con il campionato praticamente in tasca si potrà concentrare tutto sulla Champions, non avendo niente da perdere.

La formazione-tipo: (4-4-2) Sommer - Steinhofer, Abraham, Dragovic, Park - Shaquiri, Cabral, Xhaka, F.Frei - A.Frei, Streller. All. Vogel.

La stella: Alexander Frei. Il Basilea non può fare a meno del suo simbolo, che è stato decisivo anche per la qualificazione.

Occhio anche a: Molto interessante il giovane Shaquiri, che infatti piace a molte squadre d'Italia e d'Europa. Ha sorpreso in questo inizio di stagione Fabien Frei, che in Champions ha fatto davvero benissimo. Streller è il bomber di sfondamento.

Perché sì: Sulla carta è la più debole delle 5, ma è quella che ha battuto l'avversario più forte. Però il Basilea rimane la cenerentola di questa Champions, la grande sorpresa degli ottavi insieme all'Apoel.

Perché no: Come detto, il Basilea è riuscito nell'impresa di battere il Manchester United in casa e di pareggiare 3-3 a Old Trafford. Cosa non da tutti. Solo per questo sono una squadra da prendere con le molle.

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 16 dicembre 2011 alle 08:30
Autore: Guglielmo Cannavale
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