"Non ho rimpianti. Mi sono accettato dall’inizio per quello che ero. Non mi sono mai torturato per i miei limiti". Parola di Marco Branca, ex ds dell'Inter intervistato dal Corriere dello Sport nel giorno di Roma-Inter e della sfida di José Mourinho contro il suo passato. Ecco alcuni stralci della lunga intervista.
Pescatore di perle. Il talento assoluto?
"All’Inter mi occupavo dei grandi ma beccai un sedicenne pazzesco. Impressionante. Destro e sinistro indifferentemente. Era Coutinho".
Rimpianti zero. Con la nostalgia come siamo messi? Undici anni dal Triplete all’Inter del 2010.
"Nessun tipo di nostalgia. Sento molto grande, questo sì, l’orgoglio per il privilegio di essere stato nel posto giusto al momento giusto, facendo le cose giuste".
Ammiro l’immodestia. Il fattore Branca in quell’impresa?
"Le percentuali non mi sono mai piaciute. Ho troppo chiaro il concetto di squadra che a molti invece sfugge o se ne appropriano indebitamente".
Raccontalo.
"Lo stato di grazia di un gruppo sta nel presidente giusto, nel direttore giusto, nell’allenatore giusto, nei giocatori giusti, in tutto lo staff giusto. Ho fatto parte di questa alchimia. Di questo incastro perfetto in cui tutti abbiamo reso al massimo".
Pezzo importante di quel mosaico e quanto artefice?
"Non scendo nel dettaglio di centinaia di decisioni che ho favorito. Basti dire che mi occupavo della costruzione della squadra e della sua gestione. Concetto spesso sottovalutato dai dirigenti di oggi. La buona gestione porta punti".
Moratti l’ultimo grande presidente?
"Assolutamente sì, dopo di lui il buio".
Moratti chiama, in tutti i sensi, José Mourinho. Il tuo Mourinho.
"Dal primo incontro, subito la percezione di un uomo stimolante, arguto, mai banale".
Tra i cinque più intelligenti mai incrociati nel mondo calcio?
"Assolutamente. Stupefacente la velocità del pensiero con cui arriva alle sintesi. Per essere stimolante, José ha bisogno di avere intorno persone stimolanti. Gente che dice quello che pensa e non quello che lui vorrebbe sentirsi dire".
Tu eri uno di quelli?
"Mai detto che stava sbagliando o meno. Gli esponevo il mio punto di vista. Il suo talento era di ascoltare e sintetizzare. Mi sono trovato alla grande con lui. Conosci gli allenatori, lui non è mai stato ossessivo con me nel periodo dei mercati. Via via ci siamo annusati e conosciuti, fino a quando bastava un nulla per capirci".
Il più grande tra tutti gli allenatori vissuti tra calciatore e dirigente?
"Sicuramente, nessun dubbio".
Cosa lo rende unico?
"La velocità di pensiero applicata a una grande qualità. Terribile. E la capacità di lavoro. Dalle sette del mattino s’informa su ogni cosa, sul mondo. Arriva all’allenamento preparato al massimo con tutto quello che può servire alla sua squadra".
Continuate a sentirvi?
"Ci siamo sentiti quest’estate. Mi sono congratulato. Mi piaceva moltissimo la scelta che aveva fatto di venire alla Roma".
Ancora convinto, a distanza di mesi, che abbia fatto bene?
"Più che mai. Roma non è facile, lo sanno tutti. Ma, nessuna città ti fa vivere emozioni così forti. José si nutre delle emozioni che gli arrivano dagli altri. Con lui c’è una società con idee e obiettivi chiari. Diventare competitivi. Vincere è un’altra cosa".
Hanno fatto discutere alcune scelte di Mou. Il suo modo estremo, quasi feroce, di includere ed escludere.
"Io parto dal presupposto che Mou ha obiettivi grandi. Che non sono cosa può accadere di quel giocatore piuttosto che un altro. Se fa o dice qualcosa anche molto forte è perché ha in mente solo l’obiettivo".
Una cosa di Mou che pochi sanno.
"È un allenatore che sa essere molto affettuoso con i suoi giocatori, capace di grandi tenerezze. Mou è una persona ampia, con una grande gamma".
Conoscendolo, come si avvicinerà alla partita contro la “sua” Inter?
"Non cambia nulla. Vuole vincere. Non c’è una partita in cui Mou non voglia spasmodicamente la vittoria. Se stravince, è ancora più contento".
Non sarà fuorviato e rammollito dal turbamento?
"Sarà concentrato ferocemente, più che mai, per tirare fuori il massimo da sé e dai suoi".
Il suo calcio non è al passo con i tempi?
"Per me José è attualissimo. È un allenatore completo, certo con le sue corde, ma capace di adattarsi a qualunque contesto. Lo vedo alla Roma attuare schemi che da noi all’Inter non faceva quasi mai".
Memorabile con lui…
"Scendere negli spogliatoi tre minuti prima dell’intervallo e poi assistere ai suoi discorsi. Spettacolo assoluto.
Raccontaci l’intervallo di Barcellona-Inter al Camp Nou, la sconfitta capolavoro di José.
"Quello fu paradossalmente tra i più tranquilli. La chiave della partita era chiara: dovevamo soffrire ed essere bravi dal punto di vista tattico. Altri intervalli furono decisamente più movimentati". Un intervallo in cui Mou ribaltò la partita?
"Non solo la partita. Quello di Kiev contro la Dinamo di Shevchenko. Vincemmo in inferiorità numerica con un gol di Sneijder a due minuti dalla fine. All’intervallo stavamo perdendo. Mou partì con toni pacati, alzandoli via via. C’era questo lettino di acciaio puro, una settantina di chili. Finita la sua arringa, José lo ribaltò, urlando cose irripetibili alla squadra. Funzionò".
Il Mou furioso…
"Quando va in trance agonistica non lo ferma nessuno".
Quell’addio all’Inter somigliante a una fuga, la notte del trionfo. Andarsene sulla macchina del Real. Qualcuno parlò di cinismo esagerato.
"Probabilmente, sentiva che non sarebbe stato emotivamente preparato a un distacco dopo essere stato coinvolto in tutte le celebrazioni del Triplete. Sarebbe stato molto più difficile. Ma va bene così. Resta l’impresa enorme costruita insieme, sportivamente ed emotivamente".
La squadra. Un nome su tutti di quel Triplete?
"Non lo dirò neanche sotto tortura. Sono stati tutti fondamentali".
Quell’Eto’o che accetta di sgobbare su e giù per la fascia…
"Decisero a gennaio con Mourinho di farlo... Il fatto rilevante del Triplete fu di aver vinto con sei titolari nuovi rispetto all’anno prima. Una cosa che esula dalle regole del calcio. Prima si era costruita la mentalità, poi vennero gli inserimenti giusti".
Da non sognatore, un sogno tornare un giorno a lavorare con Mourinho?
"Non so pensare ai piaceri possibili di un futuro lontano. Sono concentrato a fare bene quello che faccio oggi. Il domani sarà una conseguenza".
Ritorneresti a fare il direttore?
"Mai all’Inter. Quando hai vissuto emozioni cosi forti non devi mai tornare, devi conservarle come una cosa preziosa".
Altre notizie - In Primo Piano
Altre notizie
Giovedì 12 dic
- 14:21 Leonardo: "Ronaldo, storia calcistica incredibile. Prima della finale Mondiale 2002 non dormì perché..."
- 14:07 V. Berisha non dimentica: "Alla Lazio per me fu dura, Inzaghi mi incoraggiava. E' bravo a fare gruppo"
- 13:53 Pier Silvio Berlusconi: "Il calcio ormai è un mondo folle, il mercato pure. La volontà per il Monza..."
- 13:38 Leonardo: "Dal Milan all'Inter scelta complicatissima. Vidi Moratti di nascosto, poi chiamai Galliani che rimase in silenzio. Il derby..."
- 13:24 Il Giorno - La Nuova Sondrio pensa a un ex interista come nuovo allenatore: voci su Hernanes
- 13:10 Ferrari: "Mercato di gennaio, Inter già ben attrezzata. Ma si vive di emozioni, se ci saranno occasioni..."
- 12:56 Milan, Fonseca perde altri due pezzi: l'esito degli esami di Loftus-Cheek e Morata
- 12:42 Lotito: "Lazio-Inter grande festa per il calcio. Contento che DAZN abbia deciso di trasmetterla gratis"
- 12:28 Marotta: "La trasmissione gratuita su DAZN di Lazio-Inter è un momento da celebrare. Sarà una gara bellissima"
- 12:14 Corsa ai posti extra in Champions: l'Italia supera il Portogallo e si porta al secondo posto
- 12:00 CHAMPIONS LEAGUE, la SITUAZIONE dopo 6 GIORNATE. INTER nella TOP8? PUNTI e COMBINAZIONE: lo SCENARIO
- 11:45 Lazio, Rovella: "Siamo forti, spero di alzare un trofeo con questa squadra"
- 11:30 Infantino: "Mondiale catalizzatore unico per un cambiamento sociale positivo. Nel 2030 e 2034 tornei per unire"
- 11:16 Ottavio Bianchi: "Il nuovo format Champions? Non l'ho capito, sono rimasto ai gironi"
- 10:48 CdS - Offensiva in campionato, attendista in Champions: qual è la vera Inter?
- 10:34 TS - Taremi, serve di più. Ma l'attaccante ha una convinzione
- 10:20 Corsera - Per la Champions servono alternative o si rischia di finire come l'anno scorso
- 10:06 Cordoba risponde alle pagelle della Gazzetta: "Lautaro fantasma? Ci vuole rispetto, che memoria corta"
- 09:52 Barella: "Abbiamo tutto per vincere la Champions. Futuro? Progetto serio, resto. Mkhitaryan maestro perché..."
- 09:38 TS - Arnautovic-Torino, l'Inter apre alla cessione ma pone le condizioni: il punto
- 09:24 TS - Acerbi, quanti ko: l'Inter può cambiare strategia per gennaio. C'è un nome per la difesa
- 09:10 GdS - Acerbi avverte ancora dolore: niente Lazio, oggi sarà visitato
- 08:56 GdS - Dumfries è guarito e si è già allenato: titolare con la Lazio
- 08:42 La Gazzetta massacra Taremi: "Se non inverte la rotta, il disastro sarà manifesto". Ma poi arriva la contraddizione
- 08:28 GdS - Disavventura dopo la beffa: problemi all'aereo, rientro slittato
- 08:28 GdS - Champions, che caos: 17 squadre in 3 punti! Ma per l'Inter gli ottavi sono vicini
- 08:00 GdS - Inter, testa subito al campionato: stop al turnover, tornano i big. E c'è un dato eccellente
- 07:45 Chiffi per Inter-Lazio: l'ultimo precedente con l'arbitro di Padova fu negativo per i nerazzurri
- 00:08 Milojevic (all. Stella Rossa): "Fallo netto sul secondo gol del Milan, una vergogna. Arbitro arrogante e col sorriso in faccia"
- 00:03 Ancora Fonseca: "Sono triste e non mi fermerò. Disposto a portare i ragazzi della Primavera o del Milan Futuro se servirà"
- 00:00 I danni del turnover scientifico
Mercoledì 11 dic
- 23:55 Fonseca: "Questo Milan è una montagna russa, oggi stai bene e domani non lo sai. E' impressionante"
- 23:40 City a picco, Guardiola: "Complimenti alla Juve, ci manca compattezza". E la prossima è contro il Psg
- 23:27 Pandev: "L'Inter non meritava di perdere, questo è il calcio. Mancano due partite e devi fare 6 punti"
- 23:12 Commissione sul caso ultrà, Verini: "Vogliamo ascoltare innanzitutto i vertici dello sport italiano e delle società calcistiche"
- 22:59 Capolavoro Juve, 2-0 al City. Pari Bologna, Abraham salva il Milan nel finale. Risultati e classifica: Inter sesta
- 22:44 Primavera 1, Vogliacco dirigerà Atalanta-Inter: fischio d'inizio sabato alle ore 13
- 22:30 A. Paganin: "Ci sta non avere serate brillanti col Leverkusen. Ma se l'Inter fa così a Roma..."
- 22:16 Renica: "Lukaku all'Inter si esprimeva bene con Lautaro. Al Napoli potrebbe farlo con Simeone"
- 22:02 Tonali ha nostalgia dell'Italia? L'agente Riso smentisce: "E' felice in Premier, al Newcastle è un idolo dei tifosi"
- 21:48 Vicenza, Cester ricorda: "A 14 anni andai all'Inter, vincemmo due campionati. E con Casadei..."
- 21:34 La convinzione di Mandorlini: "Scudetto, l'Atalanta sarà in corsa fino alla fine"
- 21:20 Napoli, Gilmour: "C'è voglia di essere positivi nonostante la sconfitta. Troveremo risultati migliori"
- 21:06 Man. City, altra finale di Champions dopo Istanbul? Guardiola: "Se passiamo il turno, non sarà facile per nessuno incontrarci"
- 20:52 UCL - Nove gol nelle due partite delle 18:45: vincono Atletico e Lille. Francesi a 13 punti come l'Inter, Simeone a -1
- 20:37 Barzagli: "Scudetto? Inter davanti a Napoli e Atalanta. Ma la Juve..."
- 20:23 L'Urawa Red Diamonds conferma Skorza allenatore: "Vogliamo diventare un club che compete nel mondo"
- 20:10 Mondiale per Club 2025, il Congresso straordinario FIFA ha approvato i principi di bilancio: la nota ufficiale
- 19:55 Primavera 1, fissati orari delle prime gare del 2025: le date di Juve-Inter e della Coppa Italia
- 19:40 Accademia Inter, Bergomi resta alla guida dell'U17 Elite: "Però chiedo rispetto"
- 19:27 Lazio, Baroni: "Contiamo di recuperare Vecino e Romagnoli per l'Inter"
- 19:14 Youth League, il 20 dicembre il sorteggio dei sedicesimi di finale: le 6 avversarie potenziali dell'Inter
- 19:00 Rivivi la diretta! TAREMI e FRATTESI i più criticati, ACERBI ora è un CASO da risolvere: l'INTER va sul MERCATO?
- 18:45 Ranking UEFA, Italia in affanno per il quinto posto Champions: Inghilterra e Portogallo davanti
- 18:30 Cagliari-Inter, da domani in vendita i biglietti ma il settore ospiti rimane in stand-by
- 18:16 Gabigol saluta il Flamengo: "Qui sono diventato immortale, un giorno tornerò". Poi attacca la dirigenza
- 18:02 Sofascore, Team of the Week Primavera - De Pieri unico interista, il 30 di Zanchetta primeggia nel voto
- 17:50 Youth League, Inter da record: è la quarta squadra nella storia a fare 6 vittorie su 6 partite nel girone
- 17:35 Gli USA casa del Mondiale per Club? La FIFA potrebbe portare negli States anche l'edizione 2029
- 17:22 Voce al tifoso - Commenti dopo la brutta serata di Leverkusen
- 17:07 UFFICIALE - Assegnati i Mondiali 2030 e 2034: l'edizione del centenario in sei Paesi, poi l'Arabia Saudita
- 16:54 Il Milan U20 perde ancora e saluta definitivamente la Youth League: ko al Vismara per 1-3 contro la Stella Rossa
- 16:39 Balzaretti: "Zero tiri in porta è un dato negativo importante. Taremi in fase involutiva"
- 16:25 Palladino non convoca Biraghi per il LASK. L'agente non ci sta: "Capitolo Firenze finito. A gennaio andrà via"
- 16:10 fcinBetsson Sport, in agenda nuove attività: quiz per i tifosi, una replica e una sfida contro... Francesco Totti!
- 15:57 Qui Lazio - Tre assenti ad Amsterdam: oltre a Romagnoli e Vecino, anche Provedel resta a Roma. Il punto
- 15:43 Gasperini: "Dobbiamo capire che l'Atalanta può giocarsela con squadre come Real e Inter"
- 15:28 Spalletti: "Le scelte per le prossime convocazioni rimarranno quelle già fatte". Poi loda due rivali dell'Inter
- 15:14 Ascolti 15esima giornata Serie A, Inter-Parma meglio di Atalanta-Milan su DAZN
- 14:59 L'analisi di Hodgson: "Inter ben organizzata ma il Bayer ha meritato. Frimpong a tratti immarcabile"