Tra Mario Balotelli e la Juventus c’è sempre stata una storia particolare; mettendo da parte gli stucchevoli episodi recenti tra l’attaccante nerazzurro e la curva bianconera, intenta sempre ad apostrofarlo con mirati insulti, le gare contro la Juve hanno per Mario una grande importanza, dal momento che fu proprio una partita contro la Vecchia Signora, sempre in Tim Cup, a lanciare nel firmamento del calcio italiano il numero 45 dell’Inter. La serata in questione fu quella del 27 gennaio 2008: l’Inter era di scena a Torino (ironia della sorte erano sempre quarti di finale) per affrontare la Juventus, dopo il 2-2 dell’andata. In panchina sedeva ancora Roberto Mancini, il tecnico che ha portato SuperMario dalla Primavera alla prima squadra. Balotelli quella sera mise a segno una straordinaria doppietta (dopo la tripletta alla Reggina nel dicembre 2007) per poi ripetersi anche in campionato e portare l’Inter allo scudetto numero 16. La critica lo incoronò come migliore promessa del calcio italiano. Lo scorso anno ancora la Juve nel suo destino, con il gol nella gara di Torino, conclusasi per 1-1, che valse di fatto lo scudetto numero 17.

Ora Mario, due anni dopo quella magica notte di Torino, ha la possibilità di mettersi nuovamente in evidenza, guidando l’attacco nerazzurro. Josè Mourinho gli ha concesso l’opportunità dopo i buoni 10’ nel derby. Il tecnico di Setubal si affiderà a proprio a lui, autore in carriera di tre gol ai bianconeri, suoi bersagli preferiti dopo Roma e Palermo. L’occasione per tornare a brillare è dunque a portata di mano, per zittire i fischi e magari farsi vedere da un ct che, in questo periodo, guarda poco, molto poco in casa Inter.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 28 gennaio 2010 alle 12:41 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alberto Casavecchia
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