Il panettone e il cotechino sono già alle spalle. Adesso stop, si torna a lavorare. Una parola che per Marco Branca e Piero Auslio significa soltanto una cosa: mercato. Mancano poche ore all'apertura ufficiale del calciomercato invernale, anche se alcune società si sono mosse in anticipo. La Juventus, ad esempio, ha preso Borriello e starebbe per prendere pure Pizarro: dopo Vucinic, pare che una grande fetta della Roma che fu si stia trasferendo a Torino. Colpo anche del Genoa, che dalla Fiorentina ha acquistato Gilardino. Il Milan è alle prese con il groviglio-Tevez, mentre il Napoli ha messo a segno il trasferimento di Edu Vargas. Insomma, tutte le big italiane sono in continuo movimento e i nomi che si sentono sono quasi sempre dei top-player.

L'Inter? Per il momento si preferisce il low-profile. Nessun nome altisonante e poche certezze, almeno per quanto riguarda stampa e tifosi. Gli uomini-mercato nerazzurri, verosimilmente, stanno proseguendo sulla scia di questi ultimi anni: giovani promettenti e futuri campioni. Finora, il progetto ha pagato poco e, senza farci prendere dall'ansia, dobbiamo riconoscere che il processo di maturazione di alcuni elementi è in ritardo rispetto alla tabella di marcia stilata inizialmente.

Due nomi su tutti: Ricardo Alvarez e Philippe Coutinho. I due fantasisti sudamericani ci stanno mettendo più del previsto a prendere in mano la carriera e adagiarla sui colori nerazzurri. Le ultime prove sono incoraggianti e, non a caso, entrambi sono andati a segno. Meglio Alvarez, più pronto del piccolo brasiliano. Cresceranno. Così come crescerà Luc Castaignos: per lui si parla di prestito in un club minore, ma comunque di Serie A. Per l'ex Feyenoord, giocare con maggior ocntinuità e, soprattutto, nel suo ruolo, sarà vitale.

Come dicevamo, tanti i nomi che vengono accostati all'Inter, pochi quelli che scaldano i cuori nerazzurri. Il più affascinante, forse, è quello di Juan Manuel Vargas della Fiorentina: il peruviano servirebbe davvero sulla corsia mancina, con Ranieri che puntualmente deve fare i conti con interpreti non sempre adatti. Il tecnico romano gradirebbe parecchio anche un attaccante veloce e tecnico, forse per riportare l'Inter a quel 4-2-3-1 che permise di vincere tutto. Sneijder sì, Sneijder no? Ranieri giura che l'olandese sarà il cardine del gioco interista, in barba alle voci di mercato provenienti dal Regno Unito.

Per il resto, si parla di Lucas (un sogno) e Krasic (Chelsea in vantaggio), oltre a tanti altri giovani virgulti sudamericani. In quest'ottica, Juan dell'Internacional sarebbe un'operazione già chiusa per la difesa, mentre ancora si disquisisce su quale sia il mediano più azzeccato. Paulinho e Romulo più adatti di Ralf, mentre sembrano scartate le piste che portano a Casemiro e Kucka.

Panettone e cotechino alle spalle. Speriamo che gennaio non porti il carbone.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 01 gennaio 2012 alle 12:00
Autore: Alessandro Cavasinni
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