Marco Tardelli scomoda un paragone importante per esaltare l'intuizione di Simone Inzaghi di mettere Hakan Calhanoglu nel ruolo di play, al centro del gioco di un'Inter che sta incantando in campionato: "Una sua idea mi ha colpito in particolare ed è uguale a quella che ebbe Ancelotti, quando spostò Pirlo davanti alla difesa: non per proteggerla con la forza, ma con la tecnica e la fantasia. Ebbene, Inzaghi ha fatto lo stesso con Calhanoglu - il pensiero del campione del mondo 1982 a La Stampa -. Nella partita contro la Juventus, con il centrocampista turco ho rivisto il calcio che amo, fatto di colpi da tempo sempre più rari. E lo si è capito anche dall’entusiasmo di telecronisti e opinionisti nel descrivere le sue giocate. Ma per un calciatore di quei livelli, un nazionale poi, dovrebbe essere la normalità e infatti per Calhanoglu è la normalità. Come lo era per Totti, Causio, Baggio, Rivera, D’Amico, Beccalossi etc etc. Tutti giocatori di livello che ti facevano vedere in ogni gara la loro enorme qualità di colpi e nessuno si meravigliava".

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Sezione: Focus / Data: Ven 09 febbraio 2024 alle 16:15
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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