Penalizzanti per gli interisti anche le pagelle del Corriere dello Sport: si salvano in pochi dopo una gara condotta egregiamente per un'ora e giocata poi come si deve fino all'80', minuto della rete di Anderson che cambia tutto.

S.Inzaghi (all.) 5,5 Indovina la chiave tattica, ma non i cambi. L’Inter non cerca il raddoppio e nell’ultima mezz’ora viene travolta con tre gol. Del suo ritorno allo stadio Olimpico restano solo l’emozione, gli applausi del popolo biancoceleste e il primo ko in campionato.


Handanovic 6 Una gran parata su Basic. Nell’ultima mezz’ora ne prende tre, senza colpe specifiche.

Skriniar 5 Crolla di schianto alle ultime curve: non riesce a murare Immobile sul raddoppio di Felipe, viene sovrastato quando Milinkovic chiude il conto.

De Vrij 5,5 Fischiatissimo dall’Olimpico, l’olandese tiene bene soltanto per un’ora. Nel finale resta travolto, come tutta l’Inter.

A. Bastoni 5 Fatica a contenere Felipe Anderson già nel primo tempo. Commette il fallo da rigore, con il braccio aperto, che riporta la Lazio in partita. Non attraversa un periodo brillante.

Dumfries (22’ st) 5 Due ragionamenti separati: gli ululati razzisti nei suoi confronti sono da condannare. Il suo comportamento, dopo il gol di Felipe, meritava l’espulsione.

Darmian 7 Tocca di testa e prolunga per Barella che guadagna il rigore, ma non è un’azione casuale. Si fa trovare spesso libero, interpreta bene la parte assegnata da Inzaghi. Con l’ingresso di Dumfries scala a sinistra.

Barella 6,5 È in perenne movimento, si inserisce e guadagna il rigore. Basic fatica a contenerlo, Hysaj non lo vede. La spinta si esaurisce dopo l’intervallo.

Calhanoglu (41’ st) sv

Brozovic 7 Il croato imposta, cambia gioco, sventaglia: è poco disturbato e libero di organizzare la manovra. Tra i meno colpevoli del tracollo.

Gagliardini 5,5 Inzaghi lo sceglie per aggiungere centimetri e contrastare Milinkovic. Regge un tempo, non di più.

Vecino (22’ st) 5,5 Appena rientrato dal Sudamerica, all’Olimpico aveva sfilato la Champions alla Lazio di Inzaghi e segnato anche ai tempi della Fiorentina. Questa volta non replica il fattore sorpresa.




Dimarco 7 Gran piede, innesca con un cambio-gioco l’azione del rigore trasformato da Perisic, assicura una spinta costante. Finisce da terzo centrale dopo l’uscita di Bastoni: la mossa non paga.

Dzeko 5 Manca Acerbi, ma non riesce a sfruttare la differenza di centimetri e fisico rispetto a Patric e Luiz Felipe. Fuori partita.

Lautaro Martinez (31’ st) 5 Uno dei protagonisti principali e non giustificati del Far West acceso dopo il gol di Felipe.

Perisic 6 Marca Leiva, ma non troppo quanto dovrebbe. Spiazza Reina e segna su rigore.

Correa (22’ st) 5 L’Olimpico lo copre di fischi sino a fargli toccare un pallone o quasi. Si vede a fine partita quando non si accorge e reagisce male all’abbraccio nascosto di Luiz Felipe.



Sezione: Focus / Data: Dom 17 ottobre 2021 alle 08:43
Autore: Alessandro Cavasinni
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