Il Sole 24 Ore dedica ampio spazio al cambio di proprietà in casa Inter. Il terzo in poco più di un decennio, come ricorda il quotidiano, secondo cui un nuovo cambio non sembra all'ordine del giorno, nonostante le manifestazioni d'interesse attorno al club. Nelle prossime settimane verrà rinominato il CdA, ma Oaktree ha già dato delle linee guida e non muteranno rispetto al passato, anche perché il processo di risanamento è stato già avviato dopo la pandemia con un settlement agreement in vigore con l'Uefa fino al 2026/2027, quando bisognerà arrivare a un pareggio dei conti.

Oaktree ha apprezzato il trend che ha portato ad abbattere il deficit annuale di bilancio e sa di avere in mano un club il cui valore è notevolmente cresciuto. Thohir ha rilevato il club al 70% per 250 milioni con una valutazione globale di 350. Oggi l'Inter vale almeno il triplo, ha raddoppiato il fatturato strutturale rispetto al 2016, quando è arrivata Suning, passando da 200 a 400 e con SuperChampions e Mondiale per club si dovrebbe crescere ancora, senza contare il capitolo stadio.

Resta il tema dell'esposizione debitoria del club di 800 milioni, che è costato una gestione finanziaria negativa per 37 milioni, sia pur in miglioramento rispetto ai 48 del 2023. C'è sempre un bond con scadenza nel 2027 e interessi al 6,7% che nell'immediato non preoccupa ma andrà affrontato. Proprio riguardo al bond, riporta il quotidiano, c'è una clausola che riguarda il "cambio di controllo" della società. Verrà analizzata dal punto di vista legale ma c'è la possibilità che possa essere contemplata l'ipotesi del rimborsoInter Media ha comunque 60 giorni dal passaggio di proprietà per consegnare la nota formale del cambio di controllo. Da capire anche la valutazione delle agenzie di rating dopo il passaggio di proprietà ad Oaktree che resta uno tra i principali sottoscrittori del bond.

Sezione: Focus / Data: Gio 23 maggio 2024 alle 10:34
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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