Intervistato dai colleghi de Il Giornale, Beppe Bergomi ha fatto una riflessione a 360 gradi sulle strategie di mercato dell'Inter, molto impegnata a equilibrare entrate e uscite per consegnare una rosa più competitiva a Inzaghi nel solco della famosa sostenibilità finanziaria. Si parte dal possibile ritorno di Romelu Lukaku a Milano: "Sono assolutamente favorevole, sarei felice se tornasse - dice lo Zio -. Lui è l'uomo che è mancato quest'anno per vincere lo scudetto. Lukaku era il leader emotivo che trascinava tutto il gruppo e andava in contrapposizione con l'altra parte di Milano. L'Inter quest'anno ha giocato molto bene ma in alcune partite non serve solo giocare bene ma serve l'uomo che te la butti dentro e questo è mancato in qualche partita".

Si passa, poi, al discorso del top sa sacrificare, con Skriniar indiziato numero uno: "Io capisco che il tifoso dell'Inter si arrabbi, ma purtroppo per come è messa la società non puoi pensare di mettere dentro qualcuno senza sacrificare nessuno. Io non lo darei mai via perché per me Skriniar ha lo stemma dell'Inter tatuato addosso, ma se penso a lui e Bastoni sacrifico lo slovacco perché il secondo è tecnico, forte fisicamente, mancino e classe '99. Per me tra i due è più sacrificabile Skriniar, detto che me lo terrei strettissimo".

Infine, l'ex difensore nerazzurro inquadra così il colpo Paulo Dybala: "Non so dire se sia un affare o un rischio. Mi chiedo se sia possibile sostenere tre giocatori del calibro di Lukaku, Lautaro Martinez e Dybala con anche Correa e Dzeko, ma se ci riescono tanto di cappello. Dybala non lo discuto tecnicamente, bisogna capire come sta fisicamente: è questo il vero punto".

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Sezione: Focus / Data: Mar 14 giugno 2022 alle 11:10
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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