Materazzi: "Non guferò la Juve, l'impresa del 2010 resta. MIha al Milan? Per l'Inter non è una bandiera"

Marco Materazzi domani sarà a Berlino per assistere alla finale di Champions League tra Juventus e Barcellona. E come spiega ai microfoni di Tuttosport, non lo farà per ‘gufare’ i bianconeri: Andrò a Berlino soprattutto per guardare una bella partita tra due squadre molto forti. Non farò il tifo per i bianconeri, ma sarò neutrale. Non sono uno di quegli interisti che non vogliono una vittoria bianconera in modo da evitare che un'altra squadra italiana emuli il nostro Triplete. Non penso che questo toglierebbe nulla alla nostra impresa del 2010, passata attraverso l'eliminazione del Barcellona in semifinale”.

Sull’ormai imminente approdo al Milan di Sinisa Mihajlovic: “Se mi sorprende la scelta? No, anche perché Sinisa non è stato così tanto tempo all'Inter. Quattro anni tra campo e panchina. Due da calciatore e due da vice di Mancini. Non è un periodo abbastanza lungo per essere considerato una bandiera. Mihajlovic è un professionista e fa le sue scelte di conseguenza. E' giusto che sfrutti questa opportunità. Può essere l’uomo giusto per i rossoneri? Credo di sì. E' un guerriero che ha fatto la gavetta. Ha iniziato un percorso ben definito già da qualche anno. Adesso si merita questa chance. Ha allenato Bologna, Catania, Fiorentina, Serbia e Sampdoria. Ha fatto tanta esperienza. Spero che riesca a fare bene anche se questo Milan non sta attraversando un periodo molto felice come dimostrano gli ultimi risultati. Da interista spero che Sinisa possa ottenere buoni risultati, ma finisca sempre dietro l'Inter in classifica".

Ancora sull'ex allenatore della Sampdoria: "Mihajlovic è un lottatore che però non si limita a dare motivazioni forti ai suoi giocatori. E' anche capace di dare fisionomia e identità di gioco alle sue squadre come ha fatto con la Sampdoria nel corso della stagione appena conclusa. Sinisa passa tanto tempo sul campo con i calciatori. Mi ricordo quando si fermava a calciare le punizioni per allenare i portieri o far migliorare qualche ragazzo come Balotelli sui campi della Pinetina. Però i piedi di Sinisa non li ha nessuno. Non li può prestare ad altri calciatori. Nessuno sapeva calciare le punizione come lui”.