Ospite di Radio TV Serie A con RDS, durante la rubrica "Serie All Stars", Felipe Melo ha parlato del suo nuovo ruolo di centrale difensivo che sta interpretando nella Fluminense, finalista della Copa Libertadores assieme al Boca Juniors: "Il mio soprannome è 'Pitbull', sono un giocatore che è sempre stato molto cattivo, a 40 anni non cambio. Questa è la mia forza, l'esperienza mi ha aiutato anche a giocare più indietro. Da difensore non puoi sbagliare perché hai solo il portiere dietro, devo essere più concentrato". 

Hai parato anche un rigore quando eri al Galatasaray.
"Mulsera, leggenda del calcio uruguaiano, era stato espulso in una delle ultime partite del campionato. Grazie a Dio, sono riuscito a parare il rigore, abbiamo vinto 1-0, il Fener ha perso e abbiamo vinto il campionato matematicamente". 

Stai guardando la Serie A?
"Io vivo per il calcio, guardo tutte le partite che posso. Sono interista fin da quando ero bambino, anche se ho giocato nella Juve, che rispetto, e nella Fiorentina che amo davvero. Dopo il 5-1 nel derby, devo essere sincero, ho pensato che l'Inter avrebbe preso il volo, purtroppo abbiamo pareggiato l'ultima partita col Bologna che potevamo vincere. Manca ancora tanto, la corsa scudetto sarà molto più bella rispetto all'anno scorso, quando il Napoli lo vinse a fine girone d'andata. Ci sono 3-4 squadre che lotteranno fino alla fine". 

Hai giocato nell'Inter dal 2015 al 2017, la pazzia di quegli anni è stata accantonata ma ogni tanto salta ancora fuori.
"Difficile dire cosa succede perché non sono lì, ogni squadra ha i suoi problemi. Questi punti persi faranno la differenza alla fine, c'è il rischio di demoralizzarti". 

Si parla tanto della completezza del centrocampo dell'Inter, è vero che è il più forte del mondo dopo quello del Real?
"A me piace tantissimo Dumfries, che sta facendo benissimo: è fortissimo. Mi piace anche Mkhitaryan e mi piace troppo Barella, mi fa impazzire. Ha la cattiveria giusta, ha tecnica, fa gol. Hanno un centrocampo forte, ma è meglio quello del Real". 

Ti troveresti bene in questo centrocampo?
"Devono continuare così, l'Inter lotta per lo scudetto ora. Quando c'ero io siamo stati ai primi posti, ma non avevamo una rosa tanto ampia. L'anno scorso, nella finale di Champions, l'Inter meritava di più del City. Perché non continuare a sognare? Continuiamo a pedalare perché possiamo lottare per scudetto e Champions". 

Pioli all'Inter. 
"Ho tanta gratitudine verso di lui. De Boer ha fatto tantissime cagate, mi lasciava fuori.  Mentre quando è arrivato Pioli mi portava in panchina e piano piano sono diventato titolare. E' un allenatore che sa quello che fa, infatti ha vinto uno scudetto al Milan". 

Come hai visto la scelta di Mancini di andare a fare il ct dell'Arabia Saudita?
"La scelta del Mancio è tutta sua. Ha fatto un bellissimo lavoro con l'Italia, vincendo un Europeo a cui nessuno credeva. In Arabia il calcio sarà ancora migliore tra 2-3 anni, sicuramente i soldi contano tanto. Il calcio è un business, da giocatore vorrei giocare anche io con Neymar e Ronaldo. Ma ho 40 anni, 3 bimbi, sogno di giocare con quello di 17 anni al Fluminense. Lui ha molta qualità, sa cosa fare tatticamente. E' forte, oggi non è meglio di me ma può diventarlo". 

Sezione: Ex nerazzurri / Data: Gio 12 ottobre 2023 alle 13:10
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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