Giornata importante, quella di oggi, per Massimo Moratti: il presidente onorario dell'Inter, infatti, entra ufficialmente nella Hall of fame del calcio italiano, riconoscimento che spetta ai personaggi che hanno scritto le pagine più importanti della storia del nostro sport. Alla cerimonia di Palazzo Vecchio a Firenze è intervenuto anche Ernesto Paolillo, ex ad nerazzurro, che ja concesso un'intervista ai microfoni dell'inviato di FcInterNews.it. Ecco le sue parole:

Paolillo, Cambiasso ha dichiarato dopo la partita con la Sampdoria che le feste si fanno a maggio e non a dicembre. Crede che questo clima di festa ha influito sulla prestazione dell'Inter?
"Non lo so, di certo il cambiamento di proprietà e societario può influire perché in qualsiasi società, quando c'è una fase di cambiamento, coloro che lavorano all'interno, e tra questi anche i calciatori, ne risentono bene o male. Ciò che ha detto Cambiasso può essere vero, ma sono convinto che questo dura una domenica o una settimana, poi ci si concentra sul lavoro. Se c'è stato un momento di disturbo o di calo di concentrazione, la concentrazione tornerà subito".

Che idea si è fatto dell'addio di Massimo Moratti? Le fa un po' impressione non vederlo più come presidente?
"A chi come me è nato tifoso della Grande Inter, della famiglia Moratti, e per chi soprattutto ha avuto la fortuna di vivere questi anni accanto a Massimo Moratti, può dispiacere non vedere più il coinvolgimento della famiglia nella società. Ma questo ci sta, in ogni grande ciclo anche aziendale queste cose avvengono. Rispetto la scelta di Massimo, come una scelta meditata da parte sua".

Erick Thohir si è già presentato a San Siro. Questo è un segnale importante di vicinanza per la squadra?
"Certo, è importante. Ora mi auguro che anche da lontano possa seguire la società come merita, dandole il grande rispetto che le è dovuto da tutti, non solo da giocatori e dipendenti ma anche dalla presidenza".

Ma si aspetta interventi importanti sul mercato?
"Da tifoso me lo auguro". 

Sezione: Esclusive / Data: Lun 02 dicembre 2013 alle 16:20 / Fonte: Dall'inviato a Firenze Daniele Alfieri
Autore: Christian Liotta
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