Carlo Nicolini, vice-ds dello Shakhtar Donetsk, ha parlato in esclusiva ai microfoni di FcInterNews.it alla vigilia della gara del Meazza contro l'Inter. "Veniamo con uno spirito positivo, convinti di poter fare una grande partita, proporre il nostro gioco e mettere in mostra i nostri tantissimi giovani. Sfortunatamente ci mancano 4-5 pedine molto importanti ed è un rammarico perché vorremmo proporre il meglio, fermo restando che abbiamo una rosa di 24-25 giocatori tutti all'altezza e il palcoscenico della Champions esalterà i nostri. Siamo primi in campionato, consapevoli della forza fisica e del morale ritrovato dell'Inter.  Sappiamo che è una partita difficile, ma siamo tranquilli nel conoscere le nostre armi e la nostra tipologia di gioco".

Una partita che dovete per foza vincere.
"Se non vinciamo siamo fuori da tutto, non dobbiamo nasconderci dietro le chiacchiere. Venire a Milano per vincere non vuol dire lanciarci all'arma bianca, veniamo con le nostre caratteristiche, noi come Shakhtar e soprattutto De Zerbi va in campo sempre per vincere. Questo ci aiuterà, ma non ci stravolgeremo".

Negli ultimi tre confronti è finita 0-0. Possiamo dire però che non vedremo il classico pullman davanti alla porta?
"Sono squadre diverse con allenatori diversi. Vanno rispettate le filosofie. Io non c'ero quando ci sono stati il 5-0 e i primi due 0-0. Lo scorso anno lo Shakhtar è venuto a Milano con tantissime assenze per il Covid, hanno impostato la gara così e hanno portato a casa il risultato che volevano. Lo 0-0 di quest'anno è stato completamente diverso, le occasioni le abbiamo avute noi e l'Inter. Credo che anche domani sera sarà una bellissima partita, ancora più difficile per noi perché l'Inter è in crescita, ma abbiamo armi per far male perché giochiamo un calcio europeo, cosa che le squadre italiane soffrono".

Che emozione sarà giocare in un San Siro quasi pieno?
"Giocare in uno stadio pieno è motivo di orgoglio e dà una carica particolare. E' quello per cui lavoriamo e facciamo tanti sacrifici. Contro una squadra top come l'Inter, non può che far piacere. Il calcio senza pubblico è una brutta cosa. In Ucraina abbiamo problemi dovute alle restrizioni Covid, alla situazione politica ancora in atto, al fatto che da sette anni siamo esuli dal nostro stadio. Le difficoltà aumentano ma ci hanno fatto crescere e ci fanno affrontare partite come quella di domani con consapevolezza importante. Tanti giovani hanno diverse partite di Champions alle spalle e quindi una certa esperienza".
Sezione: Esclusive / Data: Mar 23 novembre 2021 alle 22:38
Autore: Redazione FcInterNews
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