Ora che questa storia di mercato volge alla conclusione, con il trasferimento di Romelu Lukaku al Chelsea, emergono ulteriori dettagli su un autentico fulmine a ciel sereno per i tifosi dell'Inter, ancora smarriti dall'addio del loro punto di riferimento, di colui che ha contribuito fortemente alla vittoria dello scudetto.

Ebbene, la partenza del belga non nasce negli ultimi tre giorni, quando quella che sembrava la classica voce estiva è diventata sempre più concreta. Tutto ha origina al rientro del giocatore dalle vacanze, quando parlando con Simone Inzaghi, Piero Ausilio e Beppe Marotta ha ammesso di aver ricevuto una grossa offerta dal Chelsea, da 12 milioni più bonus, e che aveva intenzione di accettarla. Un'autentica doccia fredda per tutta la dirigenza, nonché ovviamente per il nuovo allenatore, che mai si sarebbero aspettati questa virata di Lukaku, fino a quel momento sempre legatissimo a Milano e ai colori nerazzurri.

Big Rom infatti non era mai stato messo sul mercato e aveva ben evidente addosso l'etichetta di incedibile. Mai l'Inter avrebbe preso in considerazione offerte per lui anche in situazione finanziaria critica. L'intenzione infatti era far cassa con altre cessioni. Invece, la decisione del numero 9 ha spiazzato un po' tutti in Viale della Liberazione e una volta assorbito il colpo la proprietà è stata informata dell'evoluzione della vicenda e ha indicato di ottimizzare al massimo la cessione del giocatore. Il resto è storia recente, con due proposte rifiutate (la prima arrivata dopo la richiesta di Lukaku) perché ritenute basse e l'ultima, ormai in arrivo e ufficiale, da 130 milioni di euro. Sempre che gli inglesi non giochino al ribasso.

Lukaku dunque ha optato per un progetto, a suo dire, migliore sportivamente, ma al di là della narrativa di questa vicenda l'Inter non aveva la minima intenzione di rinunciarvi e si è vista costretta, anche in linea con il mantra di Marotta (chi chiede di andarsene verrà ceduto alle giuste cifre), a salutarlo.
Sezione: Esclusive / Data: Mer 04 agosto 2021 alle 20:01
Autore: Egle Patanè
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