A quasi una settimana (compiuta) dal derby di Milano, torna puntuale l’altra costante di febbraio, la stessa che lo scorso anno finì col coincidere proprio con la stracittadina della Madonnina e con quel 'giro di Giroud'… E quando Mamhood e Blanco ricevettero la famosa ‘palma col leone’, i brividi avevano già ampiamente percorso e squarciato le schiene degli interisti. Da quella finale sanremese che vide trionfare lo stesso Blanco oggi finito in croce sullo stesso palco sul quale era stato consacrato, la vita delle due milanesi sembra essersi capovolta, e con esse anche l’intero campionato italiano: Giroud è tornato a girarsi solo ieri l’altro contro il Torino, dopo un periodo di down che lo ha visto protagonista in negativo da inizio 2023 e dopo due derby portati a casa dai cugini del Biscione. Ma a differenza dallo scorso anno di sti tempi, non è bastato il derby a stravolgere la classifica e dare la possibilità all’Inter di riprendere in mano una corsa scudetto che sembra indirizzata verso un’ineluttabile unica fermata, nel capoluogo campano. Una freccia con biglietto di solo andata che, con buona pace dei ragazzi di Inzaghi che continuano a ripetere e ripetersi “proveremo a vincerle tutte, poi si vedrà”, non lascia troppo spazio ai tentativi di recuperare terreno nonostante la metamorfosi dell’ultimo mese che trova una macchia nella sola sfida contro l’Empoli, macchia che ha però definitivamente tracciato un solco tanto profondo da permettere sogni più o meno sereni alla squadra di Spalletti.

Un Ariston senza fiori dunque la stagione delle due milanesi, finite a calpestare i fiori dei loro stesso successo in modalità Blanco e che, Inter nella fattispecie, hanno disegnato una parabola inversamente proporzionale al percorso professionale di uno dei tanti interisti presenti sul palco più famoso d'Italia, ovvero Tananai. Sì perché Tananai, pseudonimo di Alberto Cotta Ramusino, ventisettenne milanese di sangue nerazzurro, ha inaspettatamente spezzato il tabù dell'interista medio e disegnato orbite gravitazionali che potrebbero far scuola all'Inter di Simone Inzaghi, al secondo   anno d'involuzione consecutivo dopo lo scudetto del 2021. "Vado con un brano totalmente diverso, serio e introspettivo. Rispetto allo scorso anno sono cambiate anche molte cose [...]. Ho fatto attività fisica, ho smesso con le sigarette (ne fumavo 40 al giorno) e ho preso lezioni di canto. Credo che rispetto allo scorso anno ho anche molte consapevolezze in più" ha detto Tananazi in un'intervista rilasciata a a FqMagazine qualche giorno fa. Una consapevolezza che va tristemente in controtendenza con la maturità venuta clamorosamente meno alla squadra di Simone Inzaghi che dopo aver cestinato nella scorsa stagione la seconda stella, ha steso il tappeto rosso al Napoli sin dalle prime battute di questa stagione: sei sconfitte, di cui cinque arrivate prima della sosta per il Mondiale, che attestano come il livello dell'asticella delle consapevolezze della squadra fosse ben al di sotto del livello concesso ad un club dalla caratura dell'Inter. Ma tant'è... e per il secondo anno consecutivo i tifosi del biscione si ritrovano a consolarsi con la vittoria di un derby che serve a gonfiare il petto dinnanzi ai dirimpettai e poco (poco, molto poco) più. Beh certo, la Supercoppa, la speranza di bissare la Coppa Italia e gli ottavi di Champions ancora da giocare che fanno dell'Inter ancora l'unica italiana in corsa per tutti gli obiettivi, ma solo sulla carta e che a onor di vero possono, sì, medicare le ferite che la mai pervenuta competitività per lo scudetto ha procurato ma senza curarle davvero. Una corsa Champions bella da vivere come un viaggio da godersi, ma utopica in senso assoluto; e una Coppa Italia che si può sollevare ma che trova davanti un'agguerrita Juventus, ben più ferita e con 'più cose da perdere' dell'Inter, che complica senza dubbio l'obiettivo dei meneghini. 

E allora, ad un anno da quello che è stato il primo vero addio al grande amore, mai tornato così vicino da allora, viene da chiedersi già adesso: come va giudicata - quantomeno fin qui - la stagione della pazza, ondivaga e borderline Inter? "Come si salva un amore se è così distante? È finita la poesia, è un anno che mi hai perso. È quel che sono, non volevo esserlo" per citare lo stesso Tango di Tananai. E in attesa di sapere che giudizio finale dare a questa fin qui inevitabilmente malinconica stagione... Come 'Tana' recita 'lei tornerà un lunedì' nella speranza che possa aver fatto tesoro della lezione del piccolo cresciuto Alberto dunque salvare il salvabile e quantomeno concludere in crescendo.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 febbraio 2023 alle 00:10
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
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