E oggi inizia il 104esimo anno. Ieri l'Inter, come abbiamo ricordato, ha compiuto 103 anni: oltre un secole di storia, di gloria, di momenti difficili ma anche di tante, tantissime soddisfazioni. Tutto questo dal 9 marzo 1908, giorno della fondazione dell’Inter, avvenuta presso il ristorante ‘L’Orologio’ di Milano per mano di un gruppo di dissidenti dal Milan (e come riecheggiano in questo momento le parole di Peppino Prisco...). Erano poco più di quaranta, guidati dal creatore dello stemma e nostro padre putativo Giorgio Muggiani, e oggi siamo milioni: milioni di italiani che hanno i colori nerazzurri nel cuore e che con sempre più grande orgoglio celebrano la squadra "Nera, azzurra al confine della notte, spruzzata d'oro", come ha scritto ieri Susana Wermelinger sul sito ufficiale, che negli ultimi anni ha saputo trionfare in ogni dove, in Italia, in Europa e nel mondo.  

Ma di frasi retoriche, anche passata un’occasione come questa, se ne potrebbero dire a centinaia. Quello che invece oggi si può sottolineare maggiormente è che questa squadra ormai ultracentenaria proprio non ne vuole sapere di invecchiare. Non solo per quel che riguarda il fascino dei colori nerazzurri in sé, ma anche e soprattutto perché in questi giorni a tenere altissima la bandiera nerazzurra, oltre alla prima squadra di Leonardo, ci hanno pensato le selezioni giovanili nerazzurre.

Lunedì, è toccato alla Primavera di Fulvio Pea che ha fatto suo il torneo di Viareggio, impresa della quale vi abbiamo parlato ampiamente ma che fa sempre piacere evidenziare, anche perché i giocatori che hanno alzato il Burlamacco, la maschera di Carnevale viareggina che è anche immagine del trofeo destinato alla squadra vincitrice, al cielo di Livorno, sono coloro i quali l’Inter vuole dare in mano il proprio futuro immediato. Ragazzi del calibro di Dell’Agnello, Benedetti, Faraoni, Crisetig, Natalino, che già hanno fatto parlare di sé, e tutti noi ci auguriamo possano farlo tanto anche negli anni a venire.

Il giorno dopo, proprio per non farsi mancare nulla, a gioire per un successo prestigioso è stata la squadra degli Esordienti guidata da Stefano Bellinzaghi, che si è aggiudicata il Torneo di Gallipoli, battendo in finale il Milan (i ragazzini sono destinati a crescere bene, a quanto pare…). Ulteriore prova della bontà e della qualità del lavoro portato avanti in questi anni dai responsabili del vivaio interista, vittorie che fanno giustamente esultare quello che è il deus ex machina del nostro Settore Giovanile, Roberto Samaden, il cui impegno costante viene ripagato ogni anno con successi sempre più prestigiosi.

L’Inter inizia quindi il suo 104esimo anno di storia dimostrando di avere un occhio attento all’oggi e un altro ancora più attento al domani, un lavoro profondo ed equilibrato che rappresenta un altro fiore all’occhiello della società di Corso Vittorio Emanuele, che, come Benjamin Button e il suo curioso caso, più passano gli anni più ringiovanisce e più dimostra di essere ancora in perfetta forma. E allora, ad maiora, mia cara Inter, per me (e per tantissimi altri) l’ultracentenaria più bella del mondo!
 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 10 marzo 2011 alle 00:01
Autore: Christian Liotta
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