Talento pronto a esplodere o oggetto misterioso? Questa è la domanda principale che si pongono la maggior parte di tifosi, nerazzurri e non solo, riguardo Marko Arnautovic, attaccante austriaco arrivato all'Inter quest'estate dopo una trattativa estenuante, autentico tira e molla con il Twente. Un prestito con diritto di riscatto, ma proprio il riscatto sembrava dovesse essere una semplice formalità: appena arrivato a Milano, in casa Inter l'austriaco è stato accolto come un potenziale campione, in particolare ad elogiarlo a più riprese è stato Marco Branca, che ha ricordato spesso quanto la società abbia voglia di scommettere su questo ragazzo, reduce da un brutto infortunio al piede che lo ha tenuto fuori due mesi e gli ha impedito una sana preparazione estiva. Già, ma dopo quasi due mesi alla corte di Moratti, per Arnautovic il vento sembra essere cambiato: Josè Mourinho ha fatto intuire, senza nemmeno mascherarlo troppo, di non reputarlo un giocatore valido per la sua rosa, e così lo ha provato solo in due amichevoli, poichè il suo stato di forma non è ancora ottimale dopo la frattura da stress subìta a luglio. La prima uscita, contro il Lugano, era apparsa abbastanza positiva, mentre la seconda, contro il Piacenza, è stata invece molto deludente.

Sorgono così spontanei i primi dubbi sulle qualità dell'austriaco. Non ha perso tempo Gabriele Oriali per difenderlo ("Marko viene da un periodo di stop lungo, non bisogna valutare i singoli in questi contesti"), ma le insistenti voci di mercato che riguardano l'Inter per gennaio, con l'arrivo di Goran Pandev dalla Lazio che sembra sempre più imminente, stanno probabilmente turbando l'animo del giovane talentino. Ovviamente, la stampa non ha perso occasione per sbizzarrirsi sulle più svariate ipotesi di addio: ritorno al Twente con conseguente bocciatura, oppure prestito alla Lazio, ma la società e gli agenti del ragazzo hanno smentito ogni ipotesi di partenza. Quale verità allora si nasconde dietro a questa storia? Sarà vero che l'Inter non fa giocare il ragazzo per non pagare i 9 milioni al Twente, e per reinvestire quei soldi nell'acquisto di Pandev, come è stato scritto?

Questo potremo saperlo solo con il tempo, intanto possiamo solo formulare qualche ipotesi dettata dalla razionalità, e non dalla fantasia come spesso può accadere quando c'è di mezzo una questione di mercato. Innanzitutto, bisogna valutare lo spazio che vi sarebbe a disposizione per Arnautovic: personalmente, credo che se Mourinho avesse realmente creduto nelle qualità del giocatore, lo avrebbe già elogiato più di una volta in pubblico, come spesso fa con i suoi 'gioielli' specie quelli più giovani, dunque non vedo tutto questo entusiasmo da parte dello Special One nell'avere a disposizione l'austriaco. Inoltre, anche se Josè da Setubàl decidesse di puntare su Arna, gli spazi sarebbero molto ridotti: Eto'o e Milito sono i legittimi padroni delle due postazioni in attacco, in panchina ci sono Mario Balotelli, carta sempre utile per Mou, e David Suazo, una riserva preziosa con qualità molto differenti dagli altri tre attaccanti. In più, vi sono Quaresma e Mancini che in emergenza possono risultare come ali in un eventuale 4-3-3, con una punta centrale pronta a sfondare la difesa avversaria. Riguardo i due esterni, però, è tutto da verificare: anche per loro si parla di cessione a gennaio, quindi è meglio tralasciarli in questo complesso ed articolato discorso.

Arnautovic, dunque, sarebbe chiuso da Milito, Eto'o, Balotelli e Suazo, ed in più se arrivasse Pandev sarebbe dunque impossibile pensare che l'austriaco possa rimanere a Milano: l'anno prossimo ci sarà anche Coutinho, un trequartista con doti comunque molto offensive, così per Marko le possibilità di giocare sarebbero pari a zero. In caso di scambio Pandev-Suazo, soluzione da non scartare assolutamente poichè l'honduregno piace molto a Lotito, la situazione per Marko rimarrebbe identica a com'è adesso, se non peggiore: Pandev verrebbe a Milano per giocare, o almeno per combattere per una maglia, cosa che Suazo al momento non pretende assolutamente, bensì si accontenta di poter subentrare e cerca di risultare decisivo con la sua arma principale, la velocità. Il tutto, perciò, va valutato nella maniera migliore: è davvero possibile pensare che l'Inter decida di spendere 9 milioni per trattenere un ragazzo sul quale il tecnico non punta?

La domanda è legittima, e appare anche retorica: è difficile pensare che la società di Corso Vittorio Emanuele possa trattenere Arnautovic, non tanto per propria decisione, ma per quella di Mourinho, che evidentemente non crede nel ragazzo, oppure lo valuta troppo inferiore a quanto lo siano il resto dei bomber a disposizione. Aspettando Pandev, intanto, l'Inter deve prendere però una decisione ferma ed elaborata con il tecnico lusitano: bisogna parlare chiaro ai tifosi ed al ragazzo, perché se la situazione rimanesse tale sarebbe utile soltanto alla stampa per speculare sul tutto. In attesa di novità, intanto, Marko insegue ancora il suo sogno più grande: giocare a San Siro e diventare l'erede di Ibrahimovic. "Impossible is nothing"... siamo sicuri?

Sezione: Editoriale / Data: Dom 11 ottobre 2009 alle 19:00
Autore: Fabrizio Romano
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