Come l'IC Ironmen vede la cessione di Eto'o

"Cari Ironmen,

è ufficiale: Samuel Eto’o è dell’Anzhi.

Neanche le visite mediche lo hanno fermato. Che so, un alluce valgo, un gomito del tennista almeno le orecchie a sventola… quelle ce le ha!

Negli ultimi giorni la cessione di Eto’o è stato uno degli argomenti più dibattuti da noi interisti (e purtroppo anche dai milanisti già pronti a rinfacciarci il famoso coro “…io di Ibra me ne frego…”).

In ordine sparso alcuni pareri datimi in merito:

“Se ne vada… è un mercenario!”

“Ueeeeeeeehhhhh”

“Se vogliamo rispettare il Fair Play Finanziario non possiamo fare altrimenti”

“……………………” (da recitare con sguardo perso nel vuoto)

“Agnelli ce l’ha fatta: ha schifato talmente tanto Moratti che gli ha fatto passare la voglia”

“L’hanno venduto nell’interesse della Saras (dietro all’Anzhi c’è il solito petrolio)”

“La squadra è ormai vecchia. Vendere i giocatori più ambiti dal mercato è l’unico modo per fare cassa e rinnovarla”

“L’anno prossimo arriva Guardiola che non lo vuole. Meglio cederlo subito per fare cassa”

Io per non farmi mancare nulla - a seconda del momento – ho oscillato da una all’altra. Sicuramente però non ho mai pensato la prima. Eto’o ce lo vendiamo noi.

Quel che è certo è che la squadra del triplete non esiste più. Non ci sono più l’allenatore, alcuni giocatori e quella speciale alchimia che ci fece vincere tutto.

Restano invece la dirigenza che costruì quella squadra ed i tifosi.

La Dirigenza è quella che ha preso giocatori del calibro di Zanetti, Cambiasso, Maicon, Julio Cesar quando erano sconosciuti. È quella degli acquisti di Sneijder cacciato dal Real, Milito (a 30 anni mai giocato in Champions e alla prima stagione 4 gol nelle “finali” di coppa Italia, Campionato e Champions), dell’inaspettato Lucio e dello
scambio Ibrahimovic per Eto’o più 50 milioni di euro!

I tifosi invece siamo noi che indipendentemente restiamo uguali a noi stessi, nel bene e nel male. Prepariamoci a una fase di rinnovamento senza dimenticare che (forse) domenica sera esordiremo nel campionato più incerto degli ultimi anni con la Coppa del Mondo stampata sul petto".

Sergio - IC Ironmen