"Io sono stato a Wolverhampton 87 giorni e in quello stesso periodo l’Inter ha cambiato tre allenatori. Non è facile riprendersi da una botta così. Mancano 26 partite, oggi l’Inter ha 17 punti, la Roma l’anno scorso è arrivata terza con 80: il calcolo è semplice". Lo dice Walter Zenga, intervistato oggi dalla Gazzetta dello Sport per parlare soprattutto del derby alle porte.

Come dire: Champions quasi impossibile?
"Direi complicato. Ma ovviamente l’Inter ha il dovere di provarci. Quanto al derby, non c’è mai una favorita vera: è la partita delle incognite e l’Inter oggi è piena di incognite".

Compreso il nuovo sistema di gioco: ma lei come la farebbe giocare?
"Con Jovetic dietro Icardi: 4-2-3-1 o 4-4-1-1, faccia lei".

Che Milan affronterà l’Inter?
"Questa domanda se la farà di più Montella: e adesso cosa inventerà Pioli? Comunque oggi il Milan è più squadra dell’Inter: lavora con lo stesso allenatore da luglio e ha una base di giocatori giovani e pure forti".

Quell’allenatore la sta stupendo?
"Montella veniva da un’esperienza stranegativa alla Samp: arrivò e sembrava Clinton, il sicuro vincitore, ma capita che vinca Trump. Ma uno bravo resta bravo: ha preso forza da quell’esperienza per gestire una squadra nuova e adattare il suo gioco agli uomini che ha trovato".

Le assomiglia più Donnarumma o Handanovic?
"Nessuno dei due, ma tutti hanno una caratteristica particolare: ci mettono la faccia nell’uno contro uno. Davanti, in mezzo alle mani".

Due uomini che possono decidere il derby.
"Eder e Bacca. Eder lo adoro: superprofessionista e uomo con la “u” maiuscola. Ma Bacca che non segna da cinque partite di campionato mi spaventa".

Come sarà per Pioli cominciare con un derby?
"Per un allenatore è bene cominciare: punto. Figuriamoci nell’Inter e con un derby".

Ha avuto meno pazienza il Wolverhampton con lei o l’Inter con De Boer?
"Il Wolverhampton con me, sicuro. Ma abbiamo una cosa in comune: proprietari cinesi... L’importante è trasformare la negatività in positività: come ha fatto Montella".

Sappiamo di farle male: aveva sperato di cominciare lei, al posto di Pioli?
"Nei giorni dei colloqui avevo pensato ad una combinazione del destino: via io dai Wolves, via De Boer dall’Inter. Non sono falso e neanche ipocrita: ci avevo sperato sì, anche stavolta".

Sezione: Copertina / Data: Gio 17 novembre 2016 alle 10:55 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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