Le parole di Sandro Mazzola, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, tra la speranza scudetto e il sogno Champions League.

Mazzola, come si vivono questi giorni intensi da interista?
"Dovreste sapere che un interista soffre sempre, anzi a noi piace un po’ così: per questo, la nostra squadra è così speciale e diversa da tutte le altre. E allora come vivo l’attesa? Soffrendo...".

In effetti, quello che è accaduto all’Inter nelle ultime settimane non capita a tutti: la squadra è andata dall’estasi della Champions alla quasi beffa in campionato.
"Esatto, l’Inter è fatta così: quest’anno può vincere tutto e non può vincere niente, ma bisogna amarla lo stesso. E poi aspettiamo a parlare di beffa in campionato, nell’ultima partita può arrivare a una sorpresa. Il calcio ci ha abituato a cose incredibili, noi ne perdemmo uno a Mantova sul più bello... La Serie A è così bella perché spesso succedono cose imprevedibili soprattutto negli ultimi minuti di gioco".

Crede davvero che il Napoli possa perdere un’occasione così grande in casa?
"Chi può dirlo, chissà... Bisogna crederci sempre e non me vorranno i tanti amici napoletani: loro hanno fatto un grande campionato e hanno un grande allenatore, bisogna riconoscerlo. Se vinceranno, li applaudiremo. Intanto, cominciamo a pensare a noi stessi perché, come si dice, ognuno è il fabbro del proprio destino. Non stiamo troppo a ripensare ai punti sprecati, ma concentriamoci sul vincere la nostra partita a Como, che per l’Inter è sempre un po’ casa perché ci siamo sempre allenati da quelle parti".

La sua Inter ha vinto due Coppe dei Campioni di fila, pensa sia arrivato il tempo che anche questa alzi finalmente la sua Champions?
"Lo spero con tutto il cuore, darebbero una grande gioia a questo vecchietto (ride, ndr). Ma se lo meritano tutti, sono stati bravissimi, hanno affrontato questa competizione con lo spirito della grande squadra. Tutto il mondo ha parlato dell’impresa fatta dai difensori per fermare il Barcellona e il Bayern Monaco e dai nostri grandi attaccanti. Lautaro più Thuram, che coppia. E poi quanto corrono per i compagni".

Pensa che Inzaghi vada coccolato un po’ di più?
"Tutti lo apprezzano, meritatamente. Non si arriva a due finali di Champions tutti i giorni. Quali altri allenatori hanno ottenuto un risultato simile? Simone è davvero un bravo ragazzo e un bravissimo stratega, sa quando fare una partita difensiva come contro il Barcellona e quando attaccare. E poi i suoi giocatori sono come figli: gli vogliono bene, farebbero qualsiasi cosa per lui".

Sezione: Copertina / Data: Ven 23 maggio 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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