Beppe Marotta, sulle pagine della Gazzetta dello Sport, torna ancora sul tema arbitrale e, in particolar modo, sull'utilizzo della Var. Ecco le dichiarazioni dell'a.d. nerazzurro in contro-risposta a quelle di Nicola Rizzoli ospite domenica sera di Sky. "Rivendico il merito di essere uscito allo scoperto, in seguito a quell’errore macroscopico (il rigore negato a Perisic con il Parma, ndr), e di aver rotto il fronte nel sottolineare un vuoto normativo nell’utilizzo della tecnologia. Detto questo, mi fa piacere che Rizzoli abbia apprezzato i miei toni e che abbia confermato come sabato abbiamo subìto un errore sia da parte dell’arbitro in campo che da quello al Var".

Rizzoli aveva anche sottolineato come Marotta, secondo lui, non fosse a conoscenza del ruolo assegnato all'ex fischietto Rocchi, incaricato di fare da tramite tra il mondo arbitrale e i club. "Premesso che abbiamo ricevuto una comunicazione su questo nuovo ruolo solo i primi di ottobre, ma si parla di un ruolo formativo per dirimere perplessità regolamentari - puntualizza Marotta -. Ritengo invece che serva un chiarimento ufficiale, magari presso la Lega di Serie A, sulle caratteristiche di questo ruolo anche e soprattutto come interlocutore politico. Un modello? Quello della Premier League: in Inghilterra c’è un gruppo – il PGMOL, professional game match officials - esterno sia alla Premier che alla Federazione a cui i club possono chiedere chiarimenti sulle decisioni arbitrali. Personalmente stimo Rocchi e il suo valore professionale, noi non vogliamo dare le pagelle agli arbitri, ma vorremmo un interlocutore. Una figura autorevole che il lunedì si confronti con lui presentandogli le istanze raccolte dai singoli club, che sia scelto dal presidente della Lega e dall’a.d. e poi proposto all’assemblea".

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Sezione: Copertina / Data: Mar 03 novembre 2020 alle 08:49 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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