"Mi ricordo tutto e sono solo cose belle. Da voi ho imparato che la vita è soprattutto un fatto di incontri e di legami: io sono stato travolto dal modo in cui le persone mi trattavano nei miei anni all’Inter. Quando provavo a parlare italiano, mi tiravano fuori una parola di bocca e costruivano un’intera frase per me. Avevano una pazienza incredibile". Nel corso della lunga intervista concessa al Corriere della Sera, Jürgen Klinsmann ricorda così il suo periodo vissuto in Italia, quando dal 1989 al 1992 vestì la maglia nerazzurra: "L'Inter sarà sempre parte di me  - ha aggiunto l'ex attaccante tedesco -. Guardo sempre le partite in televisione. Il legame che gli interisti hanno con la loro squadra è profondo e molto esigente: ti fa sentire la grande responsabilità che hai, quella di dare il tuo meglio in ogni singola partita".

Infine un altro tuffo nel passato per l'ex ct degli Stati Uniti: "Cosa aveva di speciale la mia inter? Basterebbero un po’ di nomi: Brehme, Matthäus, Bergomi, Beppe Baresi, Zenga, Serena, Berti, Ferri... Era una squadra speciale perché ciascuno di noi aveva un rispetto enorme per l’altro. Non dimenticherò mai le cene a casa Pellegrini. È stato un presidente meraviglioso per me, mi ha insegnato molto". 

Sezione: Copertina / Data: Mer 10 gennaio 2018 alle 11:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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