Nicola Berti è uno che a Monaco di Baviera c'è stato e ha segnato uno dei gol più iconici della storia dell'Inter. Indimenticabile la cavalcata nel 1988, contro il Bayern in Coppa Uefa: era l'Olympiastadion e non l'Allianz Arena, ma poco cambia. Le parole dell'ex interista alla Gazzetta dello Sport in vista dell'impegno dell'Italia di Barella con il Belgio proprio a Monaco.

Un gol da Berti e anche da Barella?
"Nicolò è simile a me, l’ho sempre detto: vive le partite come facevo io, ha la cattiveria pazzesca che avevo io, gli si gonfiano le vene come a me, corre come un disperato perché non si dà pace finché non fa quello che ha in testa. Tecnicamente è più bravo, io ero più forte fisicamente: forse quel gol lì (al Bayern, ndr) farebbe più fatica a segnarlo, ma la porta ce l’ha in testa sempre".

Come lo sta vedendo in questo Europeo?
"Bene nelle prime due, bene nel primo tempo contro l’Austria, poi forse un po’ nervosetto. Però è buon segno, quando iniziano i “dentro o fuori” serve questa tensione. E comunque mi sembra che fisicamente non abbia problemi".

L’altro ieri hanno paragonato a lei anche Pessina.
"Ecco, lui ha qualcosa di mio più dal punto di vista fisico, ma mi sembrano abbastanza simili. Mancini è fortunato: come sceglie, sceglie bene".

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Sezione: Copertina / Data: Gio 01 luglio 2021 alle 09:00
Autore: Alessandro Cavasinni
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