Dopo i ko di Napoli e Verona, solo il Milan è ancora a punteggio pieno. E i rossoneri possono essere agguantati soltanto dall'Inter, che oggi ospiterà la Fiorentina alla vigilia della sosta nazionali che precederà il derby. "Noi e l'Inter vogliamo la seconda stella", ha detto Pioli dopo il successo sulla Roma. "Simone Inzaghi ha ascoltato, digerito il messaggio rivale e preparato la controffensiva che parte da stasera a San Siro: arriva la Fiorentina ultra-offensiva di Italiano, non l’avversario più comodo per chi vuole presentarsi al derby dopo la sosta gomito a gomito col Diavolo - si legge sulla Gazzetta -. Siamo all’alba della stagione, ma perdere punti giusto prima della sfida più importante toglierebbe un po’ di serenità. Se c’è una cosa che ha insegnato questo primo tratto di strada, però, è che l’Inter sta viaggiando su solide certezze: alcune vengono dal passato, come il mausoleo del 3-5-2 a cui Inzaghi è devoto, altre sono nuove di zecca".

Quella estiva è stata una vera e propria rivoluzione, tra addii pesanti e arrivi già efficaci. Tutt'altra storia rispetto a un anno fa, quando di questi tempi l'Inter faticava enormemente in campionato e perdeva già diverso terreno dalle prime. "Pavard cambierà la geografia della difesa, a lui toccherà la guida tecnica che fu di Skriniar, ma per il momento i colleghi se la stanno cavando discretamente - si legge -. E pazienza se una colonna come Acerbi rientrerà solo dopo la sosta: l’Inter è comunque l’unica squadra a non aver subito gol in queste terre, anzi Sommer non ha praticamente mai tremato. Certo, Maric e Pavoletti sono rivali più teneri del tarantolato Nico Gonzalez in arrivo a San Siro, ma la squadra di Inzaghi è davvero vicina a una storica mini-impresa: i nerazzurri non iniziano un torneo di Serie A con tre vittorie nelle prime tre senza prendere neanche una rete dal 1966. E a proposito di record, pure Lautaro oggi ha la sua pagina di storia da scrivere: è a 105 reti, continuasse a segnare entrerebbe nella top 10 dei migliori cannonieri nerazzurri di ogni epoca. Un golletto più su, a 106, il decimo posto di Ermanno Aebi, interista degli albori di padre svizzero e madre italiano".

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Sezione: Copertina / Data: Dom 03 settembre 2023 alle 08:57 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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