Dopo il quarto ko in nove partite stagioni la panchina di Simone Inzaghi non è a rischio. E' quanto si legge stamane sulla Gazzetta dello Sport, all'indomani del tracollo dell'Inter a Udine, un 3-1 che ha reso l'aria pesante ma che non avvicina il tecnico all'esonero. Quello della separazione non è un tema di discussione oggi, e non saranno decisive neppure le partite complicate alla ripresa dopo la sosta contro Roma e Barcellona per valutare la posizione dell'ex Lazio, il quale, però, non ha può avere fiducia illimitata, neppure a fronte di un contratto rinnovato solo tre mesi fa.

E' bene, insomma, definire un orizzonte temporale nel quale la società potrebbe prendere eventualmente decisioni drastiche, se ad esempio la squadra non darà dimostrazione di cambiare marcia da qui fino alla sosta per il Mondiale. "In soldoni: se a metà novembre l’Inter avrà ancora questi problemi, se Inzaghi non sarà riuscito a dare una sterzata alla situazione, allora sì che la sua posizione sarebbe a rischio. Perché accada prima, perché la panchina cambi padrone più rapidamente, dovrebbe verificarsi un crollo verticale. Ma non è questo il pensiero dei dirigenti, ad oggi", si legge. 

Sezione: Copertina / Data: Lun 19 settembre 2022 alle 08:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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