Ci sono tre "capolavori", secondo la Gazzetta dello Sport, nella gestione di Inzaghi da quando si è seduto sulla panchina dell'Inter. Tre calciatori che, per motivi diversi, sono emersi dalle difficoltà, rivelandosi valori aggiunti: Sanchez, Calhanoglu e Dumfries.

SANCHEZ -  Era il quarto attaccante della rosa, per gerarchie iniziali, lui che ora mette in dubbio la titolarità di Dzeko e Lautaro pure per il big match di domani. C’è un retroscena che va raccontato e risale a metà ottobre, a proposito del cileno. Erano i giorni in cui aveva fatto polemica con il post social della macchina nel luogo sbagliato, metafora di un calciatore che si sentiva non apprezzato. Ecco: in quelle ore Inzaghi affrontò a quattr’occhi Alexis. I due si chiarirono, il tecnico gli confermò piena fiducia e la volontà di trovargli spazio. I risultati sono soto gli occhi di tutti.

CALHANOGLU - Classe mai in dubbio, ma in tanti parlavano di giocatore discontinuo. E invece il lavoro di Inzaghi ha completato la maturazione del turco, ora perfetto per l’Inter. Per tempi di inserimento, per capacità di aiutare Brozovic e sabotare gli avversari.

DUMFRIES - Qui la Gazzetta dà merito al tecnico e al suo staff, che hanno organizzato sedute aggiuntive per allenare i movimenti dell’olandese, oltre a una serie di video che hanno mostrato all’ex Psv tutti i dettagli del ruolo. Oggi è un’ala a tutti gli effetti. 

Sezione: Copertina / Data: Ven 11 febbraio 2022 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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