Non è famoso a livello mediatico come il fratello Assane, che ha 4 anni in più e ha già esordito in serie A, ma oggi Wilfried Zate Gnoukouri sta facendo discutere un po' ovunque. E non per un bel gol o una giocata da applausi (è un attaccante). Questo ivoriano di 16 anni, che milita tra gli Allievi nerazzurri, sta pagando a carissimo prezzo un gesto sicuramente inopportuno, ma non così grave né così inusuale.

A metà del secondo tempo di un Inter-Atalanta valevole per il torneo San Bonifacio, Gnoukouri Jr., nell'ambito di una vistosa e plateale protesta per una serie di decisioni a dir poco discutibili da parte del giovane arbitro designato per dirigere questa partita, come reazione a un cartellino rosso appoggia la mano destra sulla guancia del direttore di gara che, neanche fosse puntato da una valanga di tori tra le strade di Pamplona, fischia la fine dell'incontro e si dilegua dal campo. Un episodio controverso, perché sospendere la partita in questa situazione non esiste né in cielo né in terra. Preso il provvedimento, sarebbe stato sufficiente attendere l'uscita dal campo del giocatore e poi riprendere. Invece la mania di protagonismo (o la paura di ulteriori rappresaglie?) ha prevalso in questo giovane arbitro che con la sua decisione fuori luogo e distante anni luce dal regolamento ha guadagnato una qual certa notorietà.

Sia ben chiaro, il giovane Gnoukouri ha commesso un errore, non ci si comporta così in campo a prescindere dalla bontà di una direzione arbitrale. E un bel cazziatone di certo gli sarà arrivato, al di là dell'inevitabile sospensione da parte del club che ha come obiettivo anche quello di educare la persona, non solo far crescere il calciatore. Tutto finito? No, perché il Giudice Sportivo, esaminato il referto (ma evidentemente non le immagini, fin troppo eloquenti), ha inflitto una squalifica pesantissima all'attaccante classe 2000: due anni. Non è uno scherzo, c'è un comunicato ufficiale che lo attesta. E a chi lo legge o ne viene informato non resta che rimanere basito dalla valutazione sproporzionata di un gesto sicuramente censurabile, ma punito con eccessivo accanimento.

Forse chi ha preso questa decisione (ci sono i nomi e i cognomi nel comunicato, per chi volesse saperne di più) ha ignorato il fatto che protagonista dell'episodio fosse un 16enne e non un professionista. E ha sottovalutato il fatto che fermare un ragazzo di 16 anni fino alla maggiore età, neanche fosse spedito in riformatorio, ha dell'assurdo. Perché posto il fatto che sia stato un grave errore quello di Wilfried e che vada punito, è altrettanto ovvio che in situazioni analoghe sui campi di calcio professionistici succede anche di peggio, con conseguenze meno gravi (l'ultimo episodio con Higuain protagonista, appiedato per 4 turni poi ridotti a tre dopo aver messo le mani addosso, senza cattiveria, all'arbitro Irrati). Un 16enne ha il diritto di commettere errori e la punizione deve servire per educarlo, per insegnargli che da adulto non potrà ripeterli. Così come il club ha un dovere morale nei confronti dei ragazzi, anche chi deve giudicare non può prescindere dal buon senso.

Due anni di squalifica non servono a educare, perché a Gnoukouri non verrà concessa l'opportunità di dimostrare di aver capito la lezione. Senza dimenticare la sproporzione della pena per un gesto tutt'altro che violento. Più di una punizione, siamo al cospetto di una condanna. Siamo oltre i limiti dell'assurdo, perché il Giudice Sportivo non ha neanche tenuto conto delle palesi difficoltà dell'arbitro, anche lui giovane, nel gestire la situazione che lui stesso, sbagliando, ha contribuito a creare. Anzi, gli è stato dato fin troppo credito accettandone ciecamente il referto (che recitava di un colpo con forza alla mandibola destra, smentito dalle immagini). Così non si aiuta neanche questo giovane direttore di gara a migliorare e a crescere, anzi: gli viene trasmesso il messaggio che a prescindere dai propri errori godrà di protezione dal punto di vista professionale. Un limite che molti direttori di gara professionistici palesano su tutti i campi della serie A. 

Sezione: Calci & Parole / Data: Mer 11 maggio 2016 alle 15:09
Autore: Fabio Costantino / Twitter: @F79rc
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