"Noi tutti speriamo che Mario sia determinante nella partita dell'Under 21 e che faccia la differenza. Quando sarà terminato il suo processo di maturazione all'Inter, verrà tenuto sotto osservazione. Lui possiede delle qualità che possono essere utili prima all'Inter e poi alla Nazionale". Parole e musica di Marcello Lippi. Apparentemente questa dichiarazione sembrerebbe positiva per Balotelli, autore anche a Udine di una prova maiuscola. Ma leggendo tra le righe si può intravedere un’evidente chiusura nei suoi confronti da parte del Ct della Nazionale. Ecco, più volte da questa vetrina abbiamo fomentato una campagna pro-Balotelli in Sudafrica, prendendo spunto sia dalle sue prove sia dalle dichiarazioni degli addetti ai lavori, per la maggior parte entusiasti del 19enne nerazzurro e desiderosi di vederlo con la maglia della Nazionale maggiore ai Mondiali.

Fatica e parole sprecate, a quanto pare, almeno stando al Marcello Lippi pensiero, esternato ulteriormente ieri. Bisogna attendere prima la maturazione del ragazzo, che oggi è più utile all’Inter e all’under 21. Non certo alla selezione che difenderà il titolo conquistato in Germania nel 2006. Porte chiuse, dunque, per SuperMario, che dovrà ancora pazientare prima di giocare tra gli azzurri ‘grandi’. Questo, nonostante più di una volta abbia dimostrato di essere tecnicamente superiore e più determinante di molti degli attaccanti che Lippi convoca attualmente e si porterà dietro in Sudafrica. In futuro, la sua candidatura verrà presa in considerazione. Giusto, ma da chi? Non certo da Lippi, che secondo quanto si dice dopo i Mondiali dovrebbe lasciare la panchina azzurra. Patata bollente dunque scaricata nelle mani del suo successore, il tutto con un dribbling elegante che apparentemente aveva i connotati di un complimento, ma che in realtà chiudeva le porte della ‘sua’ nazionale all’interista.

Domani Amauri dovrebbe ottenere il passaporto italiano, ma se burocraticamente sarà convocabile, permane qualche perplessità sul contributo che potrebbe dare all’Italia. Lo juventino è reduce (come la sua squadra) da una stagione costellata da infortuni e prestazioni negative, quanto basta per non sentirne la necessità al Mondiale. Poi, dipenderà sempre dal volere del ct una sua eventuale convocazione, anche se stonerebbe con un Balotelli grande protagonista di questa stagione rimasto inspiegabilmente a casa. Forse non è ancora maturo, ma nonostante i 19 anni ha già dimostrato di non fallire gli appuntamenti che contano. E di partite delicate ne ha giocate…

Sezione: CALCI E PAROLE / Data: Mar 02 marzo 2010 alle 00:01
Autore: Fabio Costantino
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