Dai, su, ci sono motivi sufficienti per rinfrancarsi! Nella gloriosa storia nerazzurra si erano infatti vissute settimane ben peggiori rispetto alle 2 appena passate. Tipo i 7 giorni trascorsi tra giovedì 25/5/67 - giorno in cui a Lisbona si era persa quella che sarebbe potuta essere la 3a Coppa dei Campioni in 4 anni - ed il successivo (1/6/67), allorché, previo spostamento dell'ultimo turno di campionato, i nerazzurri avevano buttato anche uno scudetto nella fatal Mantova. Ma senza retrodatare masochisticamente i ricordi o, meglio, le letture circa infausti eventi passati, è innegabile che dal 13 al 26 marzo correnti ne siano successi di fatti controversi a tinte nerazzurre. Eccone un condensato:

• SPENTI anticipatamente i riflettori sulla ribalta europea più prestigiosa, ecco, però, le "Luci a San Siro" pronte, a breve, ad accendersi. Di sicuro al prossimo derby notturno. Magari col compiaciuto benestare di Roberto Vecchioni che ora si starà godendo la pensione dopo anni di "subdolo indottrinamento nerazzurro" (ipse dixit) per via di certe sue mancate interrogazioni al lunedì quando stava dietro la cattedra... Cosa non si arriva a fare pur di impartire la catechesi buona e giusta della Beneamata;

• DEGLUTITO comunque a fatica lo sciroppo fatto ingurgitare dal Cholo Simeone. Della serie: il padre Diego si è ripreso in Champions, con gli interessi, tutto ciò che i nerazzurri - compresa "l'onorabilità" familiare - avevano sottratto al figlio Giovanni, uscito per espulsione e perdente dalla finale di Supercoppa Italiana;

• SMALTITO in qualche modo anche il disappunto per non essere riusciti quest'anno ad entrare a far parte degli "Hateful Eight" della Champions League: 'gli odiosi otto', cosiddetti perché team invidiati dalle contendenti eliminate. Toccherà per forza aspettare il sequel di quel film, ma che dico, l'edizione kolossal della prossima stagione. Peccato solo che non ci potrà più essere Ennio Morricone a comporne una degna colonna sonora. Tarantino, invece, non mancherà: si allude a Quentin, ovvero il regista dell'evocata pellicola western. Anche se le sue veci verrebbero idealmente assunte dall'omonimo Massimo che avrebbe di sicuro più attinenza pallonara con l'Inter avendo ricevuto, lo scorso luglio, le consegne del Settore giovanile dal predecessore Roberto Samaden...

• ESTINTI sulla vicenda Acerbi-Juan Jesus, per via giudiziaria, (quasi) tutti quei tizzoni inquisitori accesi in rete da troppi piromani che resteranno, ahinoi, impuniti. Rimarrà "giusto" qualche fuoco fatuo a residua testimonianza della pira mancata;

• BRUCIATE, invece, al calciomercato le concorrenti sugli ambìti parametri zero Taremi e Zielinski; con le ceneri altrui disperse nel mare delle loro stesse chiacchiere;

• MESSI a rosolare, nel frattempo, i vari competitor per Gudmundsson/Raspadori, Kim e Bento; col portiere brasiliano indiziato di fare, a Sommer, da paravento: che fa anche rima;

• SBUGIARDATE le improvvide dichiarazioni di "fine presunta" - nel senso di indisponibilità per il finale di stagione - indirizzate a De Vrij e Sommer, in conseguenza dei postumi di certe loro cause patrie ed emesse via social da non meglio precisati dottorandi in medicina legale;

• RIDOTTE al silenzio le fisime manettare di 2 testate sportive comari - CdS e TS - che, sulle vicende personali del presidente nerazzurro Steven Zhang, hanno fatto evocare verbi che manco per la cattura del mostro di Firenze o del più incallito degli evasori fiscali o dei debitori: tipo "braccare" che, da solo, basterebbe e avanzerebbe... Stendiamo dunque un velo pietoso su certi loro svolazzi giornalistici...

• RIABILITATI alla causa nerazzurra persino gli ex desaparecidos Sensi e Cuadrado. Per il rientro del colombiano mancherebbe, in realtà, ancora un po', ma gli appassionati se ne faranno una ragione. E poi, come dice il proverbio: "Non tutte le ciambelle riescono col buco". A proposito: in quale quartiere di Roma si è aperta una voragine che ha inghiottito 2 auto? Ah, già: Quadraro. L'ortografia è diversa, l'assonanza da brividi. Ma tanto ci sarà sempre qualcuno pronto ad addossare alla Raggi le solite colpe "postume" (chiedo scusa per la digressione);

• REALIZZATO, una volta di più, che Beppe Marotta lascerà la società nerazzurra nel 2027. "Mo me lo segno proprio" (cit.). Se non ci fossero certe testate a "farci la cortesia" di attivare quel count-down per scadenze peraltro già note da tempo, come si farebbe - in piena autogestione e sostenibilità nerazzurre - a contare gli "appena" 1.191 giorni (dal 27/3/24 al 30/6/27) nei quali la Società FC Intenazionale Milano continuerà a giovarsi della somma professionalità del dirigente varesino?

Com'era infine l'incipit di quel famoso monologo? Ah, ecco: "Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare (...)", recitava il replicante (morente) di "Blade Runner". E che ca***! Di sicuro, quei soggetti mica erano appassionati nerazzurri: peraltro vivi e vegeti, ma, soprattutto, abituati a tutto...

Orlando Pan

Sezione: Calci & Parole / Data: Ven 29 marzo 2024 alle 17:37
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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