Walter Zenga è rimasto impressionato dalla grandissima parata dell'altra sera di Carnesecchi sul colpo di testa di Nico Gonzalez. E l'ex numero uno nerazzurro, sui suoi social, l'ha accostata a una sua parata ai tempi di Euro 88. "È stata un’associazione immediata. È sempre bello vedere queste parate, specie se fatte da un italiano. Perché fa bene a tutti e fa bene al nostro movimento", dice Zenga alla Gazzetta dello Sport.

Carnesecchi è un esempio della florida scuola italiana dei portieri...
"Fare l’elenco di tutti i portieri italiani di altissimo livello che ci sono in giro è complicato, si rischia di dimenticarne qualcuno. Donnarumma, Vicario, Provedel, Meret, Di Gregorio, Caprile, Montipò, Terracciano, Falcone giusto per citare i titolari. E cosa vogliamo dire di Ravaglia e Perin che quando entrano giocano bene? C’è abbondanza di talenti e c’è sempre la struttura alle spalle che li alleva, li aiuta a migliorare e a restare costanti nelle prestazioni. Tutto questo grazie ai bravi preparatori che abbiamo in Italia. La forza di questi professionisti è di migliorare le qualità di chi già ne ha di suo, a livello naturale, e di tenerle allenate".

Giocando con continuità si migliora?
"Sì, però ribadisco quanto detto prima: come mai Perin e Ravaglia che giocano poco quando entrano fanno bene? Evidentemente il lavoro di un certo tipo unito alle qualità dei singoli fa tenere alto il rendimento anche senza la continuità di utilizzo".

Tornando a Carnesecchi, si aspettava questa crescita?
"Si vedeva che aveva grandi qualità e che in questi anni era pronto sulla rampa di lancio per spiccare il volo".

Un po’ come tanti dei portieri che ha elencato poco fa...
"Penso che questa sia una stagione splendida per la scuola italiana dei portieri. Poi bisognerebbe vedere come si comporterebbero nelle competizioni europee. Ma questo è un discorso molto più articolato che coinvolge anche le tre big della Serie A dove i titolari sono stranieri".

Sezione: Rassegna / Data: Ven 05 aprile 2024 alle 11:45 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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