"Non abbiamo ancora ricevuto un rigore contro? Non so se piangere o ridere... Questo è, dobbiamo affrontare la realtà". Con il sorriso sulle labbra, il presidente ErickThohir è tornato sull’ormai annoso problema che accompagna l’Inter dall’inizio, o meglio, dalla fine dello scorso campionato: le 32 giornate senza usufruire di un tiro dal dischetto a proprio favore. Venerdì il presidente onorario Massimo Moratti aveva espresso tutta la propria rabbia ("è una cosa comica, succede tutte le domeniche ormai... Quella delle trentadue partite senza rigori sono una statistica assurda"), ieri, dopo aver condotto il doppio cda in sede (dell’Inter e di Inter Brand), è toccato a Thohir dire la sua, ma il tycoon ha usato toni più leggeri, una battuta col sorriso per esprimere comunque un disagio che a Palazzo Saras e alla Pinetina è lampante.

Thohir, però, ha una cultura sportiva non italiana, molto statunitense e se da un lato il fastidio dell’ambiente nerazzurro lo vive pure lui sulla propria pelle, dall’altra non vuole rilasciare troppe dichiarazioni polemiche al fine di non creare un alibi alla squadra. Perché al di là dei torti che hanno (avrebbero) rallentato la possibile rincorsa Champions dell’undici di Walter Mazzarri, Thohir è convinto che l’Inter non possa fallire l’aggancio alla zona Europa League e questo traguardo andrà raggiunto a tutti i costi, errori arbitrali o meno.

Sezione: Rassegna / Data: Dom 30 marzo 2014 alle 10:34 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it
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