"Si può giocare un calcio da giganti e si possono fare cose straordinarie in un corpo più piccolo, che sa però frullare mirabilmente il pallone" apre la Repubblica l'entusiasmante e a tratti ironica analisi della gara di ieri a Monaco, dove a conquistare gli ottavi è stata "la piccola"'Italia di Mancini: "la grande notte di Monaco l’Italia se l’è guadagnata con i gol di Barella e Insigne, due giocatori soverchiati dai monumentali fisici dei belgi. Barella è un centrocampista scooter, lo trovi dappertutto, corre e lavora per quattro. Un Ancelotti in sedicesimo, o meglio - se si volesse rimanere all’Inter e alla Nazionale che se lo gode - una vita da mediano, alla Lele Oriali. La rabbia e la cocciutaggine con cui si tiene in piedi ed esce dalla triplice morsa di Thorgan Hazard, Vermaelen e Vertonghen in area indicano la testardaggine e la forza di volontà che ne fanno uno dei centrocampisti italiani più forti e continui. Tanto che l’Inter due anni fa ci scommise sopra quasi 50 milioni versati al Cagliari".

Il quotidiano romano non frena negli entusiasmi e nelle previsioni: "Sarà la vicinanza dell’amico Lukaku. Sarà che con Chiesa non deve allargarsi. Riscopre l’arena, il sapore dell’area, del gol. Forse tra un po’, in futuro, diremo che De Bruyne è il Barella del Belgio", 7,5 voto finale.

 












 















Sezione: Rassegna / Data: Sab 03 luglio 2021 alle 14:53
Autore: Egle Patanè
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