Ivan Perisic mostra la sua faccia migliore e guadagna la palma del migliore in campo. Ecco le pagelle del Corriere dello Sport dopo il 3-0 alla Juventus.

Perisic 8 Il primo tempo a destra con qualche buono spunto, ma il vero Perisic è quello della ripresa quando va a sinistra ed è devastante. Un gol, un rigore procurato, la rete del 4-0 sfiorata e tante iniziative che mettono in ginocchio Cuadrado e Rugani che tenta di chiudere. 
 
Brozovic 7,5 Quinta e sesta rete stagionale: il bomber nerazzurro di Coppa Italia (3 centri). In mezzo al campo detta legge con 116 palloni giocati e un costante movimento. Centrocampista totale. 
 
Carrizo 7 Torna a giocare in Coppa Italia dopo due mesi e mezzo e, dopo qualche incertezza, all’ultimo minuti dei supplementari fa un doppio miracolo su Morata. 
 
Juan Jesus 7 Centrale quasi sempre al posto giusto. Di testa ne prende molte e guida il reparto orfano di Murillo e Miranda con personalità. 
 
Medel 7 Davanti alla difesa, si alza per pressare e con lui sale tutta l’Inter. Recupera la palla da cui nasce l’1-0, gioca tantissimi palloni e riesce anche a cambiare bene in campo. Guerriero senza paura che si fa sentire. 
 
Ljajic 7 Colpisce una traversa, partecipa all’azione del 2-0, sfiora il gol e prova con continuità l’uno contro uno. E’ questo il Ljajic che Mancini voleva e che nei primi 2 mesi del 2016 il tecnico non aveva mai visto. Esce dopo aver dato tutto anche in fase di non possesso. 
 
D’Ambrosio 6,5 Reduce dall’errore decisivo allo Juventus Stadium, Mancini prova a sfruttare la sua voglia di riscatto e lo piazza in mezzo alla difesa. Per 90' fa un figurone e sfiora anche il gol del 3-0 di testa. Nei supplementari sbaglia due volte e per poco la Juve non segna. 
 
Kondogbia 6,5 Primo tempo incoraggiante che conferma la crescita lenta ma costante fatta registrare a Firenze e domenica a Torino. Una botta alla zona parietale sinistra della testa subita da Lichtsteiner lo manda ko e all’intervallo deve correre in ospedale per esami. 
 
Biabiany (1' st) 6,5 Entra e dà la scossa. Il suo innesto a destra è prezioso e mette in difficoltà Alex Sandro. Molte buone iniziative. 
 
Eder 6,5 Continua la ricerca del primo gol con la maglia dell’Inter, ma la prova contro la Juve è maiuscola. Crea diversi pericoli e serve l’assist per il 2-0. Per la difesa bianconera è un rebus senza soluzione perché parte da centravanti e fa sempre il momento giusto. Esce infortunato. 
 
Palacio (29’ st) 6 Dà il suo apporto con un paio di giocate di classe ed intelligenza tattica. Ma il suo errore dal dischetto risulta fatale. 
 
Nagatomo 6 Si trova di fronte il veloce Cuadrado che però lo attacca portando palla e non inserendosi. Così il compito del giapponese è più facile. Stavolta non commette errori difensivi. 
 
Santon 6 Alla seconda partita negli ultimi 4 mesi (la prima era stato il derby nel quale aveva commesso più errori), sbaglia molto anche perché di palloni ne gioca tanti. Arriva al cross, ma mai dal fondo e in maniera convinta. Finisce acciaccato. 


Mancini 8  Ritrova la sua Inter, dopo due mesi di stenti e orrori, proprio quando la fiducia stava per venire meno. Se quella con la Juve sarà la partita della svolta sarà chiaro a metà maggio, ma intanto contro le riserve dei campioni d’Italia la prova è da grande Inter anche grazie alle mosse di Mancini. Il 4-3-3 che il tencico ha scelto di utilizzare nella prima frazione di gioco, fa capire ad Allegri che sarà dura controllare questa partita con calma e senza rischiare; invece il 4-2-3-1 schierato in campo in un secondo momento lo tramortisce. Eder centravanti e Perisic a sinistra si sono rivelate le mosse giuste.
 

 
 

Sezione: Rassegna / Data: Gio 03 marzo 2016 alle 12:28 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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