Per vincere con l'Inter, Simone Inzaghi punta a battere il record di gol della squadra di Antonio Conte registrato nella stagione 2019-20 a quota 113. La squadra dello scorso anno, invece, si è fermata sei passi più indietro (ma senza la LuLa). 

Secondo La Gazzetta dello Sport ci sono almeno cinque motivi per cui è giusto pensare a un’Inter da (almeno) 114 reti. Il primo è Lukaku, che nell'anno dello scudetto toccò i 24 gol, mentre il secondo è Lautaro. "Fin qui non ha mai chiuso una stagione con un bottino di reti inferiore all’anno precedente. La sua parabola racconta questo: 6 gol nel 2018-19, poi 14, 17 e 21 lo scorso torneo. La vicinanza di Lukaku non può non giovargli, la presenza di un attaccante che impegni direttamente i difensori avversari è il vero vantaggio che l’argentino può prendersi rispetto alla scorsa stagione. Con una maturità che l’ha fatto diventare un leader di questa squadra, anche dentro lo spogliatoio".

Ai due attaccanti la rosea aggiunge l'inserimento di Mkhitaryan lì dove c’era Vidal (il saldo gol lasciati/gol acquistati dice più quattro) e di Asllani (che permetterà a Brozovic di rifiatare e quindi di rendere meglio). E poi c'è Dumfries, che la scorsa stagione entrò a pieno regime a dicembre dopo una fase lunga di adattamento. "In alcune partite è stato il giocatore più offensivo per posizione. Inzaghi su di lui punta, non a caso si è messo di traverso alla possibilità di una cessione. Nel campionato passato Denzel si è fermato a cinque gol. L’Inter che cambia avrà effetti anche su di lui. Ce n’è abbastanza, dunque, per mettere la testa bassa. L’Inter ha scelto la via del gioco e dei gol, per vincere. Quota 114, si può".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 06 agosto 2022 alle 09:14
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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