"La squadra di Coverciano ha riportato a casa la Champions League" scrive orgogliosamente la Gazzetta dello Sport facendo rifererimento alla Champions sollevata dal Real Madrid di Carlo Ancelotti, l'allenatore oggi più vincente della storia della Coppa dalle grandi orecchie. Il calcio taliano però dovrà adesso fare i conti con la scuola tedesca: Jürgen Klopp, Hansi Flick e Thomas Tuchel. "Sarà di nuovo Germania contro Italia, un sublime duello delle panchine: Klopp porterà i suoi Reds di nuovo a Napoli, contro Spalletti; Tuchel affronterà il Milan di Pioli che gli ricorda sempre Arrigo Sacchi, 'genitore' anche di tanti allenatori tedeschi; Nagelsmann proverà per la prima volta il brivido di San Siro, contro l’Inter di Simone Inzaghi che ha tanti intrecci con il suo Bayern Monaco".

"Julian Nagelsmann ha perso il primato di allenatore più giovane della Bundesliga - ricorda la Rosea - ma rimane l’emblema della nuova generazione tedesca, e non solo perché ha già vinto un campionato e siede su una delle più prestigiose panchine del mondo". Proprio i bavaresi, quando decisero di puntare su di lui calcolarono il rischio, "continuando l’alternanza di innovazione e conservatorismo". All'epoca del suo arrivo "era in atto anche un ricambio generazionale nella dirigenza e l’azzardo in panchina seguiva questa politica". Al Bayern si può crescere facendo esperienza e vincendo allo stesso tempo, motivo per il quale qualche errore del passato gli è stato concesso e perdonato. Adesso però il Bayern che si sta delineando, orfano di  Lewandowski, "è più figlio di Nagelsmann, esalta la sua personalità".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 27 agosto 2022 alle 13:57
Autore: Egle Patanè / Twitter: @eglevicious23
vedi letture
Print