L'attuale leader della Curva Nord nerazzurra, Andrea Beretta, è stato messo sotto sorveglianza speciale per un anno e mezzo con divieto di dimora a Milano. "Pericolosità sociale": questa la motivazione della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia. A confermarlo oggi è il Corriere dello Sport.

"Quest’ultimo, viene spiegato, si è reso «responsabile di numerosi reati quali furto, rapina, sequestro di persona, violazione della normativa sugli stupefacenti, violenza e minaccia a pubblico ufficiale». E ancora lesioni, minacce, «estorsione» e «molteplici» violazioni del Daspo che gli è già stato comminato per la durata di 10 anni - si legge sul Corsport -. Tra gli ultimi episodi segnalati nel provvedimento quello del 16 febbraio scorso, quando, a margine di Inter-Liverpool, Beretta aveva minacciato un bagarino fuori da San Siro e lo aveva colpito «con calci e pugni», episodio che lo aveva poi portato ai domiciliari. Il capo-ultrà ha riconosciuto «di aver fatto degli sbagli, legati alle problematiche di gestione dei gruppi organizzati della Curva Nord». Il Tribunale ha indicato che Beretta è una persona che tende a passare «con estrema facilità alle vie di fatto, anche per risolvere, in modo estremamente brutale, questioni o divergenze insorte nel quotidiano». Beretta è stato sentito di recente anche come teste nel caso dell’omicidio di sabato scorso di Vittorio Boiocchi, leader storico della curva nerazzurra". 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 04 novembre 2022 alle 09:24 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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