Stavolta ha tradito. Felipe Melo, con quei due erroracci nel finale, ha tradito la fiducia di Mancini, quella dei tifosi e regalato alle avversarie un Natale di speranza proprio quando l'Inter poteva spiccare il volo. Non è solo colpa di Melo l'1-2 con la Lazio, ma le sue sono senza dubbio colpe pesantissime. La Gazzetta dello Sport è d'accordo: "Il Comandante si è schiantato contro lo scoglio della doppia personalità. E' comparso il Mister Hyde di se stesso, lui che ha fallito la serata dai primi approcci, quando pareva una brutta copia del giocatore che Mancini aveva voluto con sé perché sapesse dirigere, dare personalità, spessore e senza troppe stupidaggini. Ma la stupidaggine Felipe Melo l’ha fatta doppia. Condita da ingenuità assortite sparse in qua e in là nel match. Mancini ha sempre e costantemente creduto in Felipe, con lui ha scalato le montagne a Istanbul. Il tecnico, al ritorno negli spogliatoi, deve aver inscenato un cazziatone al giocatore. Con quello di ieri sono 8 i cartellini rossi in Serie A su 99 presenze. Pochi? Pochi. Ma pesanti. In passato di numeri sbagliati ne aveva fatti: con la Juventus tirò una scarpata in faccia a Paci (Parma), quando era a Istanbul sbagliò un rigore e nel momento in cui il portiere del Fenerbahçe riprese il gioco lui gli fece ponte con la schiena facendolo cadere. Cosa succede a Felipe Melo a un certo punto? Succede che se fa una sciocchezza poi ne allega un’altra". Serataccia la sua. E Natalaccio per tutti.

 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 21 dicembre 2015 alle 09:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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