"Dopo un avvicendamento tecnico, si aspetta sempre una reazione che spesso, nelle prime gare, è più di pancia che di testa. Alla quarta uscita in campionato (la sesta gara dal ritorno nella Milano nerazzurra) l’Inter del Mancini-bis coglie il primo successo, mostrando di aver cominciato a immagazzinare le idee del nuovo allenatore. Terzini alti, incroci continui delle due punte e interscambio sulla trequarti tra gli uomini di maggiore qualità. Pochi punti di riferimento per gli avversari, spazi da aggredire e possesso palla da mantenere, che sarà del 68% nerazzurro". E' questo quanto mette in evidenza oggi la Gazzetta dello Sport, che poi sottolinea il lavoro di Nagatomo e Palacio, fondamentali nel successo di Verona. "L’Inter nel primo quarto d’ora di gioco riesce a trovare con facilità la linea di fondo per arrivare al cross: saranno sei in appena 15’ per la squadra nerazzurra, mentre il solo Nagatomo chiuderà la gara con sei cross effettuati. Il giapponese costringe Sardo spesso ad allargarsi, Icardi e Palacio, attaccando la profondità o allargandosi sugli esterni, tengono bassissima la linea difensiva del Chievo, con Gamberini e Cesar sempre costretti a scappare all’indietro. Quello che crea più occasioni è Palacio, ancora alla ricerca di un gol che sblocchi il morale: il Trenza costruisce da solo 4 occasioni da gol sulle 14 complessive di squadra". 

Sezione: Rassegna / Data: Mar 16 dicembre 2014 alle 12:26 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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