GdS - Icardi, ovazione e lacrime: ha incarnato la rabbia dell'Inter. E Suning non lo ceda

"Cosa succederà la prossima estate non si sa, ma la cosa certa è che Mauro Icardi ieri è definitivamente entrato nel cuore dei tifosi nerazzurri". La Gazzetta dello Sport racconta la serata dell'argentino, incredibile come quella di tutta la squadra nerazzurra. "Il capitano dell’Inter ha incarnato la rabbia di una squadra che ha fatto l’impossibile per ribellarsi a un destino contrario - si legge -. Bloccata e costretta a girare a vuoto anche per l’espulsione esagerata di Vecino, la squadra di Spalletti all’intervallo sembrava ormai spacciata. Dallo spogliatoio invece sono rientrate dieci belve ferite che hanno azzannato gli avversari in ogni angolo del campo. Quanto pesi Icardi lo si è capito nel finale. Spalletti all’85’ s’intestardisce per inserire Santon, in un primo momento sulla lavagnetta compare il 44 di Perisic, ma alla fine ad uscire è proprio Maurito, che non la prende certo bene ma consegna la fascia ad Handanovic e va a caricare chi prende il suo posto. Prima di sedersi in panchina ribadendo il proprio disappunto per essere stato tolto dalla lotta. L’ovazione del popolo interista all’uscita del guerriero mette i brividi, quasi quanto il pianto cui Icardi si abbandonerà al fischio finale. In ballo c’era una gran fetta di quella Champions che Icardi malgrado le caterve di reti non ha mai giocato. Quella Champions che cambierebbe i piani del club e che potrebbe riguardare anche il destino del capitano. Perché è noto che servono 40-50 milioni entro il 30 giugno, che Mauro – pagato meno di 13 milioni nel 2013 – rappresenterebbe il capolavoro delle plusvalenze e che è già stato preso Lautaro Martinez. Ma va da sé che se davvero vuoi ambire a tornare ai vertici come da slogan Suning non puoi cedere un purosangue che in passato ha detto no a tante lusinghe. Comprese quelle della Juve cui fa sempre male. Il futuro insomma si vedrà, ma di sicuro il presente di Icardi e dell’Inter fa un male cane".

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