L'Inter cinese non convince totalmente i tifosi nerazzurri. E così la Gazzetta dello Sport ha provato a chiarire la questione con cinque risposte a cinque domande.

1. Chi ha oggi il comando del club?
Il 28 giugno scorso Suning, colosso cinese della vendita al dettaglio di prodotti elettronici ed elettrodomestici, ha acquisito il 68,55% delle quote dell’Inter. I cinesi, che pure hanno messo cinque loro uomini nel nuovo Cda, non hanno però toccato il vecchio management, lasciando le deleghe al presidente Erick Thohir, che pure è passato in minoranza avendo ora soltanto il 31%, e al Ceo Michael Bolingbroke. Questo si spiega in tre modi. Intanto perché Thohir in fase di trattativa per la cessione del club aveva sottolineato la bontà del lavoro svolto dal proprio management. Poi perché il bilancio chiuso al 30 giugno scorso verrà approvato soltanto nell’Assemblea dei soci da tenersi entro fine ottobre. E di quel bilancio dovrà appunto rispondere la vecchia gestione. Infine perché l’accelerazione sul passaggio azionario ha impedito ai cinesi di preparare un loro progetto, con conseguente inserimento di uomini di fiducia. Va inoltre considerato che non solo l’allenatore Mancini, ma anche tutte le figure operative del club hanno un contratto in scadenza nel giugno 2017. A oggi manca chi detti davvero la linea del nuovo corso. Ecco perché gli Stati Generali che, alla presenza dei cinesi, si terranno tra martedì e mercoledì a New York potrebbero essere molto importanti.

2. Quanti sono i soldi a disposizione del mercato?
I soldi non mancano, ma non potranno essere erogati liberamente almeno per la prima sessione di mercato. Vanno infatti rispettati gli accordi presi con l’Uefa dopo aver sforato i parametri del fairplay finanziario nelle gestioni precedenti l’arrivo di Thohir. Questo significa che, a meno di un rapido incremento dei ricavi, l’Inter sul mercato dovrà fare una plusvalenza di 50 milioni prima di poter piazzare altri colpi (intanto Icardi ha un problema a una spalla). L’attuale dirigenza confida in novità importanti nel Cda che si terrà in agosto, per poi correre a Nyon in tempo per avere più libertà d’azione prima della chiusura delle contrattazioni. I margini sono ridotti.

3. Chi gestisce la campagna acquisti?
Il Cfa Giovanni Gardini e il d.s. Piero Ausilio, come prima. Ma adesso i loro interlocutori sono diventati due: Thohir e Suning. Con il fuso orario da gestire. Non è facile fare una sintesi in queste condizioni. Senza dimenticare che fino a quando il mercato cinese era aperto, Suning si era appoggiata a tre grossi agenti internazionali per provare la triangolazione con il Jiangsu (gli stessi con cui hanno fatti affari col club di Nanchino). Resta da dire che la rosa attuale dell’Inter, se si riuscisse a non vendere alcun big, avrebbe già accorciato il gap con Napoli e Roma. Inserendo un regista e un’ala destra, si completerebbe il lavoro iniziato l’anno scorso. Un lavoro decisamente buono.

4. Quali sono gli obiettivi stagionali?
Nessun margine di errore: l’obiettivo è rientrare in Champions. E la prima strada è quella di centrare almeno il terzo posto del prossimo campionato. La Champions, anche con Suning, rimane un tassello fondamentale per la crescita del club. L’Inter potrebbe guadagnarsi il paradiso anche vincendo l’Europa League, ma è una competizione molto particolare e sistemata di giovedì quando si vede all’orizzonte il campionato.

5. Qual è l’umore dei tifosi?
Stato d’animo sospeso e in subbuglio. I tifosi interisti sono in attesa di vedere se la promessa di rilancio annunciata da Suning verrà seguita dai fatti e sono divisi su tutto, dal mercato al futuro di Roberto Mancini. Basta prendere una qualsiasi fotografia pubblicata sui social della società per trovare appiccicati commenti di ogni tipo: dal «Mancini vattene» al «Mancini resisti», dal «I campioni arriveranno» al «Al massimo arriverà un nuovo giardiniere». Non si può tarare l’umore interista dai dati della campagna abbonamenti perché ormai da tempo il club ha deciso di non rendere pubblici i dati.

Sezione: Rassegna / Data: Sab 23 luglio 2016 alle 09:44 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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