Il Mondiale per Club partirà ufficialmente questa notte, con il match di inaugurazione a Miami che vedrà contro l'Inter Miami di Messi egli egiziani dell'Al Ahly. Paolo Condò esprime il suo pensiero sul torneo nel pezzo scritto sul Corriere della Sera, ponendo l'accento sull'aspetto economico ma anche sulle difficoltà che potrebbero colpire le squadre partecipanti, come le italiane Inter e Juventus: "La collocazione del torneo lo rende imprevedibile perché il suo trovarsi a metà strada fra due stagioni detterà pensieri diversi ai vari partecipanti - scrive il giornalista -. Il collante, ça va sans dire, sono i soldi, sotto forma di premi che per chi sforerà giugno, ovvero gli ottavi di finale, diventeranno ragguardevoli. Andando a spanne perché i bonus d’ingresso variano da squadra a squadra — figuratevi se il Real Madrid non spuntava la cifra top — i quarti valgono una cinquantina di milioni, le semifinali 70, la finale 100, la vittoria 120".

Condò poi prosegue ricordando che "la finale è in programma il 13 luglio, il che significa che chi la gioca (e poi va finalmente in vacanza) salterà di netto la preparazione — la Premier inizia il 16 agosto — oppure programmerà i suoi giocatori più preziosi per ritrovarli al cento per cento a metà settembre, quando riparte la Champions, e pazienza se ad agosto in campionato qualche punto verrà lasciato per strada. È chiaro che l’accesso alla final four vale un tesoro che potrebbe garantire un acquisto super, o più prosaicamente salvare un bilancio. Il miliardo di premi, garantito in sostanza dai sauditi, è la pentola magica di cui Infantino aveva bisogno perché la sua creatura avesse successo".

"Più che tra un mese con la finale - conclude il giornalista -, un bilancio serio dell’esperienza sarà possibile a Natale, quando avremo visto i suoi effetti collaterali sul fiato dei giocatori in autunno. Chi vince? Il Psg entra da favorito, dopo la strepitosa vittoria in Champions: il primo Real Madrid di Xabi Alonso e l’ultimo (probabilmente) Manchester City di Guardiola sono i suoi rivali. Entrambi devono riscattare una stagione senza titoli, come Inter e Juve che però si presentano in assetto sperimentale a partire dai tecnici, il debuttante Chivu e il confermato (un po’ a sorpresa) Tudor. Naturalmente la curiosità laterale è tutta per Simone Inzaghi alla guida dell’Al Hilal".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 14 giugno 2025 alle 12:45
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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