Spazio ampio al derby di Milano di sabato scorso e alle prospettive europee di Milan e Inter nel 'punto' di Paolo Condò sull'edizione del lunedì de La Repubblica: "Il Milan a febbraio vinse un derby fondamentale grazie a due giocate nei momenti chiave del match, ma la Coppa Italia dimostrò poco dopo che l’Inter era tutt’altro che inferiore. Sette mesi dopo la partita di sabato ha raccontato un’altra storia, quella di una nuova generazione pronta a prendere il potere a San Siro - scrive il giornalista -. E questo malgrado il lavoro sia ancora in progress: di fronte alla veemente reazione dell’Inter dopo il 3-1, si è avvertita per la prima volta la perdita di Kessié, l’equilibratore davanti alla difesa. Il rovescio della medaglia è che il duo Tonali-Bennacer costituisce una mediana dove in due pensano e in due corrono; in due anche coprono, ma per ora meno del loro antico compagno. L’Inter non è riuscita ad approfittarne perché quello di Perisic è stato un addio ancora più doloroso: Inzaghi non riesce a venir fuori dal rebus della fascia sinistra, e l’eclissi di De Vrij ha mandato in tilt l’assetto difensivo. Il gol di Giroud, a reparto schierato, grida vendetta come quello di Felipe Anderson. Senza ripetere le storie arcinote della proprietà cinese in crisi e del management italiano che cerca di arginarne gli effetti, l’Inter quest’anno si è presentata con un piano d’azione preciso: Romelu Lukaku. È il suo ritorno l’arma per attraversare questo periodo storico. Il Bayern era uscito dai blocchi esplosivo, ma le ultime due gare sono stati due pallidi 1-1. È una grande rivale, ma anche un’occasione per rimontare la depressione". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 05 settembre 2022 alle 11:14
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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