Anche il Corriere dello Sport non si sottrae e pone la questione-Mancini. "Mancini in carriera non si è mai trovato in una situazione come l’attuale, senza un riferimento diretto con la proprietà - si legge -. In più ha compreso che gli acquisti non verranno più calibrati sui suoi desiderata, ma in base alla linea dettata dai cinesi e sottoscritta da Thohir. Da qui il suo secco rifiuto a parlare di mercato con i giornalisti. Il tecnico non si sente coinvolto nella costruzione della squadra e, più che un manager all’inglese come è sempre stato, adesso fa... il dipendente. Una situazione complicata da accettare per lui. Questo (e altro...) ha detto a Bolingbroke. Il Ceo lo ha rassicurato, spiegando che la società è dalla sua parte e che farà il possibile per dargli una squadra in grado di lottare per la Champions. Resta il fatto che le visioni sono distanti e che il rapporto è ricominciato male. Ipotizzare le dimissioni del tecnico (stipendio 4,7 milioni netti) è al momento complicato («L’Inghilterra è una nazionale importante e l’accostamento mi fa piacere, ma io sono qui» ha detto il diretto interessato); idem un allontanamento da parte della società. Qualcosa però nel rapporto non va". 

 

 

 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 15 luglio 2016 alle 11:11 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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