"Modric non credo lo perderanno. Il Real non può permettersi di lasciarlo andare dopo la partenza di Cristiano Ronaldo. Oggi Modric è uno dei campioni più importanti al mondo". Parla così Fabio Capello, uno che ben conosce l'ambiente della Casa Blanca. Ecco altri passaggi della sua intervista alla Gazzetta dello Sport.

L’Inter però non molla.
"Modric è stato con Kanté il centrocampista più importante del Mondiale. In assoluto è quello che ha interpretato al meglio il concetto moderno del ruolo. La sua evoluzione nel tempo è stata interessante e sotto certi aspetti esemplare. Lo affrontai con l’Inghilterra contro la Croazia e faceva l’esterno sinistro. Al Tottenham cominciò a spostarsi al centro e al Real è diventato un regista dinamico e di fantasia. Modric conferma quello che ho sempre sostenuto: giocare in una grandissima squadra migliora anche i fuoriclasse".

Perché Zidane è andato via?
"Zizou aveva capito che se non avesse conquistato la quarta Champions sarebbe stato licenziato. Aveva già rischiato l’esonero in campionato, quando ormai il Barcellona aveva spiccato il volo. Sapeva che questa volta la sfida sarebbe stata ancora più difficile. Come sempre nella filosofia del Real, la cosa che conta di più è il club. Con due eccezioni: Santiago Bernabeu e Alfredo Di Stefano".

Florentino Perez vorrebbe entrare nella storia.
"È vero e le tre Champions di fila viaggiano in questa direzione, ma gli addii di Zidane e Ronaldo qualche crepa potranno crearla. I tifosi del Real sono molto esigenti. Non sarà facile digerire la perdita di personaggi come Zidane e Ronaldo senza portare a casa gli ennesimi trofei".

Che cosa significa l’arrivo di Ronaldo alla Juventus, al netto del valore tecnico?
"Vuole dire che si torna a parlare del campionato italiano nel mondo. Negli anni Ottanta e Novanta, rappresentammo il top. Ci siamo persi e non siamo stati capaci d’investire nelle strutture. Diritti tv e merchandising hanno permesso a Inghilterra, Germania e Spagna di sorpassarci, ma con Cristiano Ronaldo possiamo provare a rialzare la testa. Certo da solo lui non basta. Bisogna avere la forza e l’intelligenza di sfruttare il volano-Ronaldo per ridare impulso al nostro calcio".

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Sezione: Rassegna / Data: Ven 10 agosto 2018 alle 10:12 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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