Una delle persone che meglio conosce Kristjan Asllani è Aurelio Andreazzoli. "A essere sinceri, non era difficile notare che aveva qualcosa più degli altri. Sono stati bravi coloro che lo hanno preso da ragazzino e lo hanno cresciuto nel vivaio - dice al Corriere dello Sport - Non credo di aver fatto un granché perché gli allenatori raccolgono quello che i giocatori propongono. La mia professione la svolgo senza guardare la carta d'identità".

Non solo doti tecniche: Andreazzoli afferma di essere rimasto colpito anche da altri fattori. "Le doti morali. E’ nato per giocare a calcio perché non ha grilli per la testa, non ha un tatuaggio, non dice mai una parola fuori posto. E’ sempre concentrato ed è una soddisfazione allenarlo: cosa gli dici fa, senza che tu debba ripeterglielo il giorno dopo. Fisicamente ancora deve formarsi ma quanto a resistenza ha qualità importanti. Sui piedi, poco da dire: calcia di destro o di sinistro, batte i rigori e tira benissimo gli angoli. Pronto per l'Inter? Secondo lei se non lo fosse stato, lo avrebbero preso? All’Inter, come si dice, non dormono... a piedi scoperti".

Andreazzoli conferma di aver utilizzato Asllani più nella posizione di Brozovic che altrove, anche se nelle due gare tra Coppa Italia e campionato è stato piazzato addosso al regista avversario, da trequartista. "Ci è riuscito bene anche perché vicino all’area di rigore cerca la porta con entrambi i piedi e ha un bel tiro. Lo ha confermato a Ferrara".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 18 luglio 2022 alle 08:57
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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