Marcel Vulpis, direttore di Sporteconomy.it, sul Corriere dello Sport illustra l'espansione della Cina nel mondo del calcio. "Un fiume di denaro, che, complessivamente, ha toccato la quota record di 2,09 miliardi di euro (in media più di 696 milioni su base annua, considerando il triennio 2015/17) - si legge -. In totale 24 società di calcio, tra la prima e la quarta divisione, sono cambiate di proprietà in otto diverse nazioni (Francia, Inghilterra, Italia, Spagna, Portogallo, Danimarca, Olanda e Repubblica Ceca). I nuovi proprietari con passaporto cinese hanno interessi in diversi settori: dal tradizionale marketing sportivo ed entertainment, passando per l’immobiliare, la finanza, la tecnologia, l’energia, fino a gruppi di procuratori sportivi o con investimenti nelle Football academy. Nove operazioni di acquisizione hanno portato al controllo totale delle quote azionarie, altre quattro superano il 98%, otto con impegni economici tra il 50 e l’80%, le restanti tre si muovono tra il 13 e il 20%. Regno Unito e Spagna hanno catturato, più di altri mercati (al momento resta fuori la Bundesliga tedesca), l’interesse degli investimenti cinesi: ben sei società a testa, anche se l’Italia, con appena due accordi economici (Inter e Milan), ha generato trasferimenti di denaro per 1.010 milioni di euro".  

 
 

Sezione: News / Data: Lun 05 giugno 2017 alle 13:06 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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