Taglio mensilità, l'Aic dirà no alla proposta dei club. E ora è rischio fuga dei giocatori

Domani, nel corso del Consiglio della Figc, i rappresentanti della Serie A Paolo Dal Pino e Beppe Marotta chiederanno, come deliberato nell'ultima Assemblea di Lega, lo slittamento delle scadenze per le ultime 4 mensilità. Il quotidiano La Repubblica spiega quale sarà lo schema che sarà presentato: "Le mensilità di marzo dal 30 maggio al 24 giugno; mensilità di aprile dal 28 giugno al 31 luglio; mensilità di maggio dal 28 giugno al 31 dicembre; mensilità di giugno dal 30 settembre al 31 dicembre". La mossa dei club, però, non è piaciuta affatto alla Federcalcio anche perché il tema non era all'ordine del giorno.

In quanto alla richiesta del taglio di due mensilità di stipendi, i club rischiano di andare incontro ad un muro alzato dall'Assocalciatori: "Non si può fare, sostengono da ambienti Aic, anche perché i contratti sono individuali e non collettivi. E poi perché alcuni club hanno pagato, almeno il netto, sino a maggio. Non si possono fare figli e figliastri, e su questa linea c'è anche Gabriele Gravina. Alcuni club non hanno pagato nemmeno gli agenti, e questo ha aumentato il malumore, e alcuni giocatori, che hanno mercato, potrebbero decidere di andare all'estero".

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