In un'intervista concessa ai microfoni di Diario Publicable, Ezequiel Schelotto ha parlato del rapporto con i suoi compagni di squadra nell'Inter e della scelta di giocare per la Nazionale italiana: "All'Inter ho un ottimo rapporto con Zanetti e con l'uruguaiano Alvaro Pereira. E vado molto d'accordo anche con Palacio". Dall'Argentina al grande salto in nerazzurro, El Galgo ricorda: "Quando iniziai a giocare i miei punti di riferimento erano i giocatori del Velez. Pensavo soltanto a divertirmi e a divertire i miei genitori. Con il tempo l'obiettivo diventò giocare in Prima Divisione in Argentina e imparare giorno dopo giorno, perché non si finisce mai di imparare. Il presente è quello che sto vivendo in Italia e nell'Inter. Già in Argentina sognavo di giocare in un grande club. Quasi tutto dipendeva da me, non è facile. Esistono fattori che muovono il calcio e che possono condizionare negativamente la tua carriera. Ancora non sono arrivato, mi manca tanto".

Si parla quindi della scelta dell'azzurro: "Non mi è costato nulla nazionalizzarmi italiano. È stata una cosa naturale e relativa al diritto che abbiamo i discendenti di antenati europei. I bisnonni di mio padre arrivarono a Cogoleto, Genova, in Italia, alla fine del XIX secolo. Così ho ottenuto la cittadinanza italiana com'era mio diritto secondo la legge italiana. Lo stesos hanno fatto i miei genitori e miei sei fratelli". La scorsa estate la chiamata del ct Prandelli nella pre-selezione per l'Europeo: "Ringrazio Prandelli, io ero uno dei più giovani e lui chiamò giocatori più esperienti. Mi sarebbe piaciuto giocare l'Europeo. Ma le opportunità non mancheranno, io ce la metterò tutta affinché ciò accada".

Sezione: News / Data: Mar 13 agosto 2013 alle 20:41
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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