Dopo 33 anni, la Roma torna a giocarsi l'Europa League affrontando questa sera il Siviglia a Budapest, occasione per prendersi la rivincita storica della finale del 1991 persa contro l'Inter di Giovanni Trapattoni. Partita che l'ex attaccante giallorosso Ruggero Rizzitelli ricorda ancora bene come dimostra nell'intervista rilasciata a La Repubblica: "Facemmo un percorso in Coppa Uefa straordinario, soprattutto perché non c'erano gironi. Era tutto andata e ritorno. Iniziammo vincendo due volte contro il Benfica di Sven-Goran Eriksson che pochi mesi prima aveva giocato la finale di Coppa Campioni. Quella partita ci diede lo slancio e la consapevolezza che potevamo battere tutti. E così fu: otto vittorie e due pareggi, una cavalcata senza sconfitte fino alla maledetta doppia finale".

Cosa ricorda?
"All'andata l'arbitro aiutò molto l'Inter con delle decisioni che mi fanno rabbia ancora oggi. Ma noi comunque ci credevamo. Eravamo convinti di vincere la Coppa. C'era il ritorno in casa, con tutto l'Olimpico a spingerci".

Una serata magica che però non bastò.
"Ricordo tutto. Presi un palo clamoroso ad inizio partita e quello poteva darci la svolta. Facemmo una partita tutta dentro l'area dell'Inter, in uno stadio commovente. Mi ricordo che Aldo Serena faceva praticamente lo stopper. Dominammo, ma purtroppo segnai solo negli ultimi minuti. Troppo tardi".

Trapattoni la mise sulla difensiva.
"Quell'Inter lì sembrava una squadra di Mourinho. Tutta dietro a difesa del vantaggio dell'andata. Un po' come la Roma vista a Leverkusen".

Sezione: News / Data: Mer 31 maggio 2023 alle 19:21
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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