Inter-Crotone è stata anche la partita di Felice Natalino: cresciuto proprio nel settore giovanile dei calabresi prima di passare all'Inter, dove ha avuto l'opportunità di esordire in Serie A e in Champions League. Un'aritmia poi lo ha costretto a smettere di giocare al pallone quando era ancora giovanissimo. Oggi Natalino è un osservatore del club nerazzurro: "E' una passione in più, sto facendo bene e mi diverto", ha detto a Gianlucadimarzio.com

"Sono sempre stato interista e ho avuto la possibilità di giocare con alcuni idoli come Javier Zanetti. E' sempre stato il mio modello perché ruolo e duttilità tattica ci accomunavano. Poi mi sono sempre piaciuti tantissimo Samuel e Maicon, che in quel momento erano al top nel mondo".

Ricordo ancora l'esordio con il Parma: era una partita tesa, sul 2-2, poi abbiamo vinto 5-2. A metà tempo Benitez mi si è avvicinato e mi ha detto di andare a riscaldarmi. Sono state emozioni forti, un po' di paura dell'esordio. Devi avere la testa per capire che è arrivato il tuo momento e la voglia di non sbagliare deve prevalere sulla paura". 

"Nel 2013 ho avuto la prima crisi cardiaca che poi mi ha costretto a smettere di giocare. Ringrazio Ausilio e tutte le persone dello staff che mi hanno voluto veramente bene. Sono il più giovane di tutti che fa questo mestiere: credono in me e sono contentissimo".

"E' successa una cosa particolare. Misi io un messaggio su twitter con la foto insieme a Samuel Eto'o, senza pensare alle conseguenze. Dopo è successo un macello, tantissime chiamate, tra le quali quella del direttore che mi chiedeva spiegazioni. Sapevo che non potevo più giocare, era inutile nascondersi, e quel messaggio è nato così, spontaneo. Dopo sono arrivati tantissimi incoraggiamenti, tutti mi hanno ricoperto di affetto, compagni, avversari, amici, sconosciuti: è stato bellissimo".

" A livello di giovani l'Inter è un esempio perché ha sempre sfornato tanti talenti. Così come l'Atalanta, sono modelli da seguire". 

Sezione: News / Data: Dom 04 febbraio 2018 alle 16:07
Autore: Matteo Serra / Twitter: @MattSerra5
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