Ernesto Sabatini, medico sociale del Pescara, spiega come è evoluta la drammatica scomparsa di Piermario Morosini, essenzialmente inevitabile a suo avviso: "Quando c'è un arresto cardiaco, come nel caso di Morosini, prima bisogna fare il massaggio cardiaco, per almeno un paio di minuti - spiega Sabatini - poi, se ci sono segnali elettrici, allora entra in funzione il defibrillatore. Ma sul campo il defibrillatore non è stato usato perchè è uno strumento che rileva automaticamente gli impulsi, e come in questo caso se non c'è impulso la macchina non parte.

Quindi se non c'è impulso elettrico dal cuore o se il cuore ha ripreso a battere, il meccanismo automatico del defibrillatore non si mette in funzione. Per un attimo il ragazzo si era ripreso, quindi non serviva. Poi so che in ambulanza hanno provato ancora ma senza esito, e che quando è giunto al Pronto Soccorso la prima cosa che hanno fatto è stata provare a mettere un pace maker via endovena proprio per ridare elettricità al cuore".

Sezione: News / Data: Sab 14 aprile 2012 alle 22:35 / Fonte: Repubblica.it
Autore: Fabrizio Romano
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